Socrate non scrisse nulla. Lo conosciamo solo attraverso ciò che altri hanno scritto di lui, coll'effetto, apparentemente paradossale, che disponiamo di almeno quattro Socrati virtuali:
- il Socrate sofista e filosofo naturale delle Nuvole di Aristofane
- il Socrate filosofo morale dei dialoghi giovanili di Platone
- il Socrate moralista dei Memorabili di Senofonte, la cui attendibilità è viziata dal fatto che l'autore, conservatore e filosoficamente ottuso, li abbia scritti per scagionare Socrate dall'accusa di empietà
- il Socrate di cui riferisce Aristotele, che non l'aveva conosciuto personalmente (e che può essere utile per aver informazioni sull'immagine di Socrate diffusa nel IV secolo).
"Ora essendo egli tale, com'io l'ho descritto, così religioso, che non faceva
niente senza il consiglio degl'Iddii; così giusto, che non recò a veruno il
minimo danno, e fu di grandissimo giovamento a chi usò con lui; così temperante,
che non antepose mai il più piacevole al meglio; così prudente, che non isbagliò
mai nel giudizio che faceva delle cose migliori e peggiori; né ebbe bisogno
d'altri, ma egli solo bastò a sé medesimo per conoscere queste cose, abile ad
esporre tali cose col discorso e definirle, abile ad esplorare gli altri..."
Senofonte
ROBERTO BENIGNI PRESENTA SOCRATE
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