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sabato 30 novembre 2013

Il Leonardo dice NO alla violenza di genere e in genere



 post della prof.ssa Maria Grazia Romano


                 GIORNATA INTERNAZIONALE 
CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
                                                             


 IL  “LEONARDO” DICE
                                          NO ALLA VIOLENZA DI GENERE 

     E IN GENERE

ALCUNE RIFLESSIONI PERSONALI

Mi occupo ormai da molti anni di violenza sulle donne, praticamente da quando ho iniziato a ricoprire il ruolo di docente  referente alle pari opportunità, e ancora non mi sono “abituata”(termine bruttissimo) a gestire il  carico di emozioni  che  provoca in me. Ogni volta che ne parlo , che mi documento o che progetto un percorso da realizzare a scuola , è un dolore che si rinnova,tanto che vi confesso, con tutta sincerità,che nel corso degli anni, ho seriamente pensato di lasciare questa attività aggiuntiva e dedicarmi solo all’insegnamento della mia disciplina. Ma la passione, il desiderio profondo di poter contribuire in qualche modo  a creare spazi di interesse e sensibilità in merito,per tentare di cambiare lo stato delle cose, ha avuto sempre  la meglio sulle mie titubanze  e poiché  la scuola, è il mio luogo di  lavoro, è  essenzialmente in questo luogo che concentro buona parte delle mia creatività progettuale per pianificare percorsi di riflessione rivolti ad alunni ed alunne, ma penso utili  a tutti coloro che operano a vario titolo nella mia  comunità scolastica.
 Il fatto è che il problema si è aggravato in modo esponenziale tanto da non passare giorno che in Italia  non avvengano casi di violenza di genere o che, addirittura, non venga uccisa una donna per mano di un compagno, marito o ex. Io credo che  non si possa non conoscere questo dato, non si possano  non ricordare le donne vittime, che non sono “nomi” in un elenco ma  PERSONE. Donne come  noi,  che hanno respirato, gioito, e sicuramente tanto amato, al punto da non rendersi conto del pericolo che correvano;hanno amato talmente tanto da giustificare fino alla fine il proprio carnefice senza riuscire a denunciare.
Ultimamente assistiamo  ad una maggiore severità  sul piano legislativo,ma io credo che al di là dell’inasprimento delle pene, sia  indispensabile puntare sulla prevenzione. In molti casi  la violenza estrema ,il femminicidio o femmicidio , si può prevenire poiché  solo in qualche occasione esso  è frutto di un  raptus. Occorre invece combattere i pregiudizi culturali cui il fenomeno è collegato.
 E’ questo secondo me  il senso della Giornata che abbiamo vissuto nel nostro “Leonardo” il 25 Novembre scorso , un momento di forte e intensa emozione per ”conoscere”,  riflettere” e  “capire” come prevenire e contrastare in maniera adeguata la violenza sulle donne. 
E poi RICORDARCENE  SEMPRE, TUTTI I GIORNI, affinchè le donne non debbano più pagare con la vita il fatto di volere essere se stesse .






LA CRONACA DELLA GIORNATA

La violenza contro le donne è stato il tema della manifestazione che si è svolta al  Liceo “Leonardo” di Giarre lo scorso 25 novembre e che ha coinvolto tutti gli studenti dell’Istituto. Questa ha  rappresentato  il momento culminante di un percorso di riflessione, basato sul metodo della ricerca- azione con l’ausilio dei linguaggi della rappresentazione artistica, della  musica, della   canzone d’autore e della danza .Tutte le attività che sono state proposte, basate appunto sul “fare”, sono state condivise fattivamente  dai quattro  Rappresentati degli studenti del Liceo Giorgia La Spina, Ruggero Scandurra, Marco Grioli e Giulivan Paradisi,  che si sono occupati di promuovere interesse e partecipazione presso i pari , supportando validamente la coordinatrice. Con l’aiuto della prof.ssa Nuccia Toscano,sono stati infatti preparati dei teli che sono stati  esposti dalle finestre delle aule prospicienti sull’ingresso centrale. Particolarmente significativo che, dietro la porta delle proprie  aule, gli alunni, dopo avere affrontato il tema con i propri insegnanti, abbiano  reso visibile il frutto delle loro riflessioni in merito in forma grafica e artistica. Molti ragazzi hanno scelto di  sintetizzare quanto maturato in power point e, insieme alla prof.ssa Pina Borzì, ci si sta occupando  pertanto di raccogliere i prodotti e organizzarli per dare loro la giusta visibilità.
Le quarte e le quinte classi in particolare,partendo dal cortile antistante  l’ingresso principale, hanno percorso in  carovana  il perimetro interno dell’Istituto, durante la quale sono state nominate una ad una le donne uccise nel 2013. La Preside del Leonardo, la  prof.ssa Carmela Scirè ha ringraziato i presenti mostrandosi grata per il tema affrontato, che rappresenta oggi  una vera e propria emergenza sociale e ha invitato  tutti i presenti a riflettere con coscienza su quanto agito. La prof.ssa Maria Grazia Romano, Referente alle pari opportunità dell’Istituto ha  spiegato che la realizzazione della carovana e la lettura dei nomi delle vittime di femminicidio, pronunciate nel contesto scuola/ comunità educativa, quindi  al di fuori del tradizionale  ambito  di sfruttamento mediatico, ha inteso ricordare, raccontare e  restituire loro una dimensione di storia personale che accomuna tutte le donne. Ha sottolineato  inoltre l’importanza di puntare sulla sensibilizzazione e sulla prevenzione per tentare di contenere il fenomeno. Alla fine della carovana gli alunni e le alunne  hanno eseguito “Break The Chain” inno del V-Day “One Billion Rising”.L’Assessore alle pari opportunità del comune di Giarre dott.ssa  Piera Bonaccorsi, presente alla carovana,mostrando soddisfazione per l’evento,ha spiegato il proprio personale coinvolgimento  per quanto attiene ai problemi delle donne delle quali si occupa da oltre 25 anni, raccontando ai giovani  significativi momenti della sua vita professionale  che l’hanno  vista a stretto contatto con chi subisce violenza, e su come sia difficile convincere le vittime a denunciare i propri  carnefici. La dott.ssa Bonaccorsi ha inoltre parlato dello sportello anti-stalking e antiviolenza,intitolato a Maria Rita Russo, da lei fortemente voluto, recentemente inaugurato a Giarre. Il vice Sindaco di Giarre ,prof Salvo Patanè, ritenendo fondamentale e ormai irrinunciabile  porre le basi per  un reale  cambiamento di mentalità, si è rivolto particolarmente ai ragazzi e agli uomini del Leonardo, invitandoli  a trasmettere la cultura del rispetto nel confronti della donna  e dell’altro anche al di  fuori dal Liceo. Efficace l’intervento della prof.ssa Grazia Messina che ha coinvolto gli alunni in una lettura –riflessione sui pregiudizi che ostacolano la lotta alla violenza di genere. La dott.ssa Antonia Grassi,Referente per la promozione della cultura di genere presso l’USP di Catania, si è soffermata su come sia importante lottare contro i luoghi comuni ,ritenendo  che  bisognerebbe puntare proprio sui progetti scolastici volti alla sensibilizzazione per combattere più efficacemente il fenomeno. La Rappresentante degli studenti del Liceo, Giorgia La Spina, a nome dei colleghi,  ha letto appassionatamente il  contributo da lei  realizzato mettendo a fuoco il tema del femminicidio e della sua percezione. L’iniziativa ha proseguito con l’esecuzione di “One” degli U2 e “No woman no cry”di Bob Marley, che ha coinvolto  tutti gli alunni e le alunne. Significativo il contributo delle classi 4H e 4E , particolarmente generoso l’impegno di  Maria Pia Astuto (creatività),Roberto Testa (al basso),Alessandro Andò e Siria Magro ( voci soliste),Teresa Garozzo e Giuliana Maccarone 4C (coreografe), Carlo Cassisi 5H (chitarrra elettrica) e Carlo Pafumi 4E (chitarrra elettrica). 





1 commento:

  1. Capisco il suo disagio nel trattare l'argomento. Quando ero a scuola ed ero "obbligata" a partecipare a questi incontri (non solo sulla violenza sulle donne, ma in generale sui mali che purtroppo sono tanti), lo facevo con riluttanza perché toccava profondamente la mia sensibilità, e avrei volentieri preferito chiudere gli occhi davanti a tutti questi orrori piuttosto che stare a guardare una serie di vite infrante per cause irragionevoli. Poi ho capito che argomenti tanto delicati vanno affrontati, perché solo abolendo i tabù e la paura si sarà in grado di reagire in futuro, formando una coscienza critica nell'individuo. Dunque la ringrazio per gli sforzi che fa per i ragazzi, sfidando i suoi stessi limiti per aiutare anche loro ad estirpare le radici di questo male.

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