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sabato 28 marzo 2020

PAURA E ANGOSCIA NELL'ETA' DEL CORONAVIRUS secondo Galimberti


Umberto Galimberti ci parla 

della differenza tra paura e angoscia
nei giorni del Coronavirus
e analizza
le risposte date dal contesto

spunti per tante riflessioni
tra le mura di casa

la nascita della psicoanalisi



Umberto Galimberti presenta la psicoanalisi, 6'











percorso con testi e filmati di Rai scuola



L’inconscio corrisponde alla zona sommersa e oscura della psiche, in quanto ha scopi autonomi, non manifesti e spesso contrapposti alla coscienza vigile
In esso agiscono le pulsioni, i desideri, i conflitti, spesso governati dalla rimozione
forza che impedisce l'affiorare di rappresentazioni inaccettabili



la psiche risponde alle pulsioni, è da esse condizionata



le differenze tra:

L’ISTINTO è un comportamento fisso, schematico, ereditato, potremmo dire “animale”, caratteristico della specie a cui l’essere vivente appartiene. Non ha una libertà di scelta nel comportamento in base al soggetto o all’oggetto. Si ripresenta in modo meccanico, ripetitivo

  e

LA PULSIONE è un particolare meccanismo psicologico che risponde al soddisfacimento di un bisogno.  E' energia che muove il comportamento umano anche su base psichica,muta e varia nei soggetti e nelle varie fasi della sessualità




nel bambino le pulsioni libidiche determinano


un essere perverso polimorfo


alla ricerca del piacere senza fini riproduttivi  attraverso varie zone erogene


ecco le fasi della sessualità infantile:
















Umberto Galimberti presenta il complesso edipico nei bambini, 4 minuti






Umberto Galimberti presenta il complesso edipico nelle bambine, 3,21 minuti



LA PRIMA TOPICA FREUDIANA

   

LA SECONDA TOPICA: IO, ES, SUPER IO


IL SOGNO



IL SOGNO RAPPRESENTA PER FREUD L'INDIZIO PRINCIPALE PER INVESTIGARE LA NOSTRA PSICHE
ED ESPLORARE L'INCONSCIO





RICAPITOLIAMO:

COMPITO DELLA PSICOANALISI E' PERCORRERE IN SENSO INVERSO
IL LAVORO ONIRICO DELLA PSICHE,
RIPORTANDO IL CONTENUTO MANIFESTO
AL CONTENUTO LATENTE
DEL SOGNO.

L'IO PRENDE COSCIENZA DEL CONTENUTO CHE HA GENERATO IL SOGNO
E DUNQUE DEL DESIDERIO CHE CHIEDEVA DI ESSERE SODDISFATTO


Ad opinione del padre della psicoanalisi esistono tre categorie di sogni dove la relazione tra i due contenuti è determinante:

Sogni sensati e comprensibili, di tipo infantile, dove i due contenuti coincidono e rappresentano un desiderio che viene mostrato come appagato. Essi hanno nessi con la vita diurna.
Sogni coerenti ma sconcertanti, che esprimono un desiderio rimosso, con un travestimento, e quindi si necessita l’interpretazione  in quanto i due contenuti non coincidono.
Sogni senza senso o incomprensibili, che rappresentano un desiderio rimosso senza mascherarlo o con maschere insufficienti e anche qui i due contenuti sono in contrasto.


Il sogno, quindi, è tutt’altro che un’ invenzione fantastica della nostra mente, mentre si presenta come una proiezione dei nostri pensieri, dei nostri desideri, delle nostre angosce, che vengono affrontati dall’individuo nel vissuto interiore permettendogli così di attenuare le sue tensioni interiori.

Il sogno, inoltre, è CUSTODE DEL SONNO, poichè permette al soggetto di proseguire il riposo notturno, fondamentale per l'equilibrio della persona, e contemporaneamente permette all'Es di trovare una via espressiva apparentemente "indolore", allentando la sua  pressione nella psiche


 Freud dimostra che l’interpretazione del sogno non è affatto semplice e banale, 

ma  si tratta di un lavoro necessario per accedere all'Es o inconscio e 

PORTARE L'IO LADDOVE PRIMA ERA L'ES


dal testo di Freud


analisi dell'opera







DIZIONARIO DI PSICOLOGIA
di Umberto Galimberti

mercoledì 25 marzo 2020

ROUSSEAU e lo stato democratico

Jean-Jacques Rousseau

(1712-1778) 

IL TEORICO DELLO STATO DEMOCRATICO

la libertà è nello stato, non nell'individuo
il tutto va posto al di sopra dei singoli
per il benessere della collettività

Se vi fosse un popolo di dei,esso si governerebbe democraticamente


un confronto tra le proposte politiche dell'età moderna



UNA PRESENTAZIONE



8 MINUTI


Il contratto sociale per Rousseau nasce dall’esigenza di dar vita a una forma di associazione tra gli uomini che: 

a) protegga l’esistenza e i beni degli individui; b) mantenga intatta la loro libertà. 

Perché il contratto possa realizzare questa conciliazione tra difesa della vita e della libertà è necessario accettarne la clausola fondamentale: che tutti gli individui diano tutti se stessi, con tutti i propri diritti a tutta la comunità. 

In questo modo nella società creata dal patto tutti saranno in condizione di radicale uguaglianza. 

Poiché ogni individuo non si dà a un altro individuo ma a tutti, e così fanno anche gli altri, egli perde ciò che riceve, e dunque mantiene la libertà che aveva in origine. Il contratto dà vita a un’associazione che non è la somma di molti individui, ma è un’unica persona collettiva, avente un corpo comune, di cui gli individui sono membra indivisibili, un io comune, una volontà comune – la volontà generale – a cui tutti sono soggetti. 

Questa comunità è la repubblica, lo Stato sovrano. 

In esso il cittadino è suddito (perchè tenuto al rispetto delle leggi da lui promosse) e sovrano (in quanto artefice delle leggi stesse)



Discorso sull’origine e i fondamenti della disuguaglianza fra gli uomini, 1755

Contratto sociale, 1761





4 MINUTI

domenica 22 marzo 2020

IL DIO ARISTOTELICO- DALLA METAFISICA ALLE ALTRE SCIENZE



ENRICO BERTI
ci presenta il concetto di Dio in Aristotele
(6 minuti)

NIETZSCHE. LA FILOSOFIA DEL MERIGGIO



video 12'


VIDEO 9 MINUTI



1906, Ritratto di Friedrich Nietzsche, dipinto di Edvard Munch, Oslo, Munch-Museet

Dio e' morto
6 minuti


IL NICHILISMO DI NIETZSCHE
da Rai Scuola, 5'

prof. Valerio Verra



5 minuti

Secondo Nietzsche il cristianesimo stesso non è altro che una volgarizzazione e indebolimento del platonismo, una forma di nichilismo passivo, sfociato nella legge morale di Kant e nell`utilitarismo ottocentesco.

Il nichilismo attivo, viceversa, è una sorta di contromovimento, che consiste nel riscoprire proprio quei valori che Platone, il Cristianesimo, Kant o l`Occidente avevano invece svalutato. È necessario pertanto un doppio rovesciamento, che non implica il ritorno alla natura, alla “grande illusione” di Rousseau, ma la sperimentazione di nuovi tipi di valori e di uomini.

In questo senso, se si chiedesse a Nietzsche come debba essere il “superuomo”, certamente risponderebbe di non essere in grado di dare una risposta, perché altrimenti non sarebbe nient`altro che un ingegnere intento a fabbricare, quindi appartenente a quella civiltà tecnologica che è un`espressione del mondo costruito dal nichilismo repressivo.

mercoledì 11 marzo 2020

LOCKE: EMPIRISMO E LIBERALISMO





DOPO AVER RIPRESO L'EMPIRISMO DI LOCKE

attraverso questa mappa concettuale di riepilogo





CERCHIAMO DI CONOSCERE IL SUO PENSIERO POLITICO


IL LIBERALISMO: AUDIO



e le slides dedicate a Locke presenti nel seguente power point:


NELLO STATO MODERNO

Nella Lettera sulla tolleranza (1689), Locke mostra inoltre come le persecuzioni religiose, oltre che controproducenti, non siano difendibili perché nessuno può vantare una credenza “più vera” di altre. Per questo, lo stato dovrebbe essere laico e tenersi fuori dalle controversie religiose.

Nonostante il suo relativismo, Locke non giustifica l’ateismo, e non include il cattolicesimo tra le fedi da tollerare, poiché, oltre ad essere a sua volta intollerante, questo credo comporta obbedienza al capo di uno stato estero.

La tesi della necessaria intolleranza verso gli intolleranti è sta ripresa nella filosofia contemporanea da altri pensatori liberali tra i quali Karl Popper  (https://gabriellagiudici.it/john-locke/): 




Consegna:

adesso prova tu a ricostruire la filosofia politica
del padre del liberalismo moderno

utlizzando anche i paragrafi 6 e 7 del cap.3 del tuo manuale



come?



con un testo in 15 righe 

OPPURE

con la consueta mappa concettuale

ricorda che il tuo lavoro deve contenere le definizioni
di LIBERALISMO
TOLLERANZA
LAICITA'





sabato 7 marzo 2020

introduzione al pensiero di ARISTOTELE









presentazione dell'affresco La Scuola di Atene di Raffaello, 1510-1511

Aristotele nasce in Macedonia nella penisola Calcidica a Stagira, attuale Olimpiada, nel 384 a.C.

Socrate era morto 15 anni prima, nel 399 a.C., e Platone aveva aperto l'Accademia l'anno prima, nel 385.

Nel 366, quando ha 18 anni, Aristotele viene mandato a studiare ad Atene all'Accademia di Platone, dove rimane per 20 anni, fino al 346 a.C. cioè fino alla morte del suo maestro Platone.

Nel 342 a.C. diventa precettore del figlio tredicenne di Filippo di Macedonia, ossia Alessandro futuro Alessandro Magno.
Nel 335 a.C. fonda, ad Atene, una scuola detta il "Liceo", così chiamata perché consacrata ad Apollo Licio, ma detta anche "scuola peripatetica" (da "perìpatos" περίπατος "percorso") dal percorso intorno all'edificio lungo il quale Aristotele ama passeggiare e discutere con i suoi allievi





formazione e opere di Aristotele



INTRODUZIONE AD ARISTOTELE E ALLA METAFISICA
 a cura della prof.ssa  Rosa Carnevale


lunedì 2 marzo 2020

i versi di Borges dedicati a Spinoza


il monumento a Spinoza ad Amsterdam



un ateo traboccante di Dio


Dio, ossia la Natura, è per Spinoza ovunque, in noi e nell’universo che ci circonda. 
Il mondo non è creato da un Dio personale e non esiste nessuna Provvidenza. 
Il suo dio non è un surrogato  sofisticato delle divinità adorate dalle religioni positive: a causa della sua essenza impersonale, risulta privo di qualsiasi progetto di governo intelligente del mondo. 

Ma questa assenza non si traduce affatto in disperazione: la solidarietà con la natura che vive in ogni cosa, il sapersi inseriti in una fitta rete di legami causali necessari, la presa di congedo dal finalismo provvidenzialistico offrono al contrario serenità e gioia. 

Per questo l’Etica di Spinoza è oggi più che mai testo di riferimento di ogni pensiero materialista, scientifico e laico.

Remo Bodei


Si parte da Dio per ridare un significato nuovo all’uomo. 
Per capire meglio il senso, ecco che ancora una volta ci viene incontro la poesia. 
Nell’impresa di tradurre in versi il pensiero spinoziano si è già cimentato a suo tempo un altro scrittore illuminato, Jorge Luis Borges, lasciandoci due splendidi ritratti rivelatori.

Baruch Spinoza

L'occaso, caligine d'oro, barbaglia sulla 
finestra. L'assiduo manoscritto
aspetta, già pregno d' infinito.
Qualcuno costruisce Dio nella penombra.
Un uomo genera Dio. È un ebreo
dai tristi occhi e dalla pelle olivastra;
lo trasporta il tempo come trascina il fiume
una foglia nell'acqua che declina.
Non importa. Il mago insiste e scolpisce
Dio con geometria raffinata;
dalla sua debolezza, dal suo nulla,
continua a modellare Dio con la parola.

Il più prodigo amore gli fu concesso,
l'amore che non chiede di essere amato.


occaso= tramonto, ma anche occidente, come luogo del tramonto


SPINOZA

Le traslucide mani dell'ebreo
sfaccettano nella penombra i cristalli
e la sera che muore è paura e freddo.
(Le sere alle sere sono uguali).

Le mani e lo spazio di giacinto
che impallidisce sul confine del Ghetto
quasi non esistono per l'uomo quieto
che sta sognando un chiaro labirinto.

Non lo turba la fama, quel riflesso
di sogni nel sogno di un altro specchio,
né il timoroso amore delle fanciulle.

Libero dalla metafora e dal mito
sfaccetta un arduo cristallo: l'infinita
Mappa di Colui che è tutte le Sue stelle

BORGES LEGGE I SUOI VERSI


SPINOZA

Las traslúcidas manos del judío
labran en la penumbra los cristales
y la tarde que muere es miedo y frío.
(Las tardes a las tardes son iguales.)

Las manos y el espacio de jacinto
que palidece en el confín del Ghetto
casi no existen para el hombre quieto
que está soñando un claro laberinto.

No lo turba la fama, ese reflejo
de sueños en el sueño de otro espejo,
ni el temeroso amor de las doncellas.

Libre de la metáfora y del mito
labra un arduo cristal: el infinito
mapa de Aquel que es todas Sus estrellas.
.



 Jorge Luis Borges