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domenica 26 aprile 2020

QUANTI SE NE SONO ANDATI.....


ringrazio l'amico Francesco Virga per la segnalazione
di questi versi di Giorgio Caproni,
quasi voce profetica di quanto sta accadendo nei giorni terribili
di una indimenticabile, invivibile, primavera
Quanti se ne sono andati…
Quanti. Che cosa resta.
Nemmeno
Nemmeno il soffio.
il graffio di rancore o il morso
della presenza. Tutti se ne sono andati senza
sul marmo dove passa.
lasciare traccia. Come non lascia traccia il vento Come
scomparsi in un polverio
non lascia orma l’ombra sul marciapiede. Tutti confusi d’occhi. Un brusio
che solo il cuore vede
di voci afone, quasi di foglie controfiato dietro i vetri. Foglie
e cui la mente non crede.



sabato 25 aprile 2020

Aristotele e il valore dell'amicizia nel tempo del coronavirus



può questo tempo di forzato confinamento domestico 

aiutarci a riscoprire il senso vero dell'amicizia?






rispondono gli  studenti della 

classe terza E






Nel trattare il tema dell'amicizia Aristotele è un innovatore, poiché parla di qualcosa di cui raramente si era parlato prima nella filosofia greca: per lui l’amicizia risulta essere la cosa più indispensabile della nostra vita, poiché senza di essa, pur possedendo tutti i beni del mondo, ci sentiremmo vuoti e soli. Essa non è solo necessaria, ma anche bella, e ciò che è bello è pure buono, quindi fa bene. 

Aristotele distingue tre specie di amicizia, che non hanno tutti lo stesso valore e neanche lo stesso grado di resistenza. I primi due tipi vengono chiamati di utilità e di piacere. Gli uomini che appartengono a tali categorie si amano perché esiste tra gli amanti bisogno di scambio e vantaggio reciproco. 

La prima è tipica degli anziani e la sua caratteristica è quella di essere debole, facile a rompersi perchè legata al bisogno come la seconda, che è tipica dei giovani, che amano e cessano di amare molte volte in un solo giorno. La terza amicizia, quella di virtù, è stabile in quanto fondata sul bene, ma rara poiché rari sono i buoni, quindi è difficile trovarla. Aristotele puntualizza che solo chi vive in intimità di rapporti è in grado di esercitare la vera amicizia. Nessuno vuole  trascorrere le proprie giornate con qualcuno che reca  dispiaceri o malumori e ciò può forse essere causato dal fatto che noi scegliamo gli amici in fatto di uguaglianza con noi, in modo da creare una proficua intesa. Amicizia è quindi un legame in una comunità basata su uguaglianza di rapporti e fondata su un’intesa tra persone che seguono l’altrui bene. Essa deve essere distinta dalla benevolenza e dall’amore. 

Dalla prima deve essere distinta poiché l’amicizia è una forma di benevolenza e non è benevolenza in senso stretto, in quanto si ha benevolenza anche verso chi non si conosce ma non è la stessa cosa per l’amicizia, che si rivolge solo a chi noi scegliamo.

L’amicizia è pure una forma d’amore, ma non è amore in senso stretto, poiché in quest’ultimo entrano in gioco valori emotivi e sessuali, basati sulla seduzione della bellezza. 

Ma per me, cos’è l’amicizia? 

Ora come non mai mi rendo conto di quanto sia brutto e triste stare da soli, pur non essendo soli. Siamo in famiglia, ma questo non basta. 

Amicizia è risposta alla mancanza, amicizia è fuggire dai propri problemi, con qualcun altro che ti tiene la mano. Amicizia è guardare qualcuno negli occhi. Cosa per me difficile, visto che quando qualcuno prova a parlarmi abbasso lo sguardo. E questo è ancora più imbarazzante di guardare negli occhi e fregarsene. Amicizia è a volte anche insicurezza. Sto con una persona perché con questa sto bene, e senza di lei non mi sento al sicuro. Amicizia è gelosia: perché non sta più con me? Amicizia però è pure amore. Ho constatato di amare i miei amici, quelli di cui mi fido, e saranno sì e no tre. Come Aristotele cerco il bene, il buono. A volte mi sbaglio e poi sto male, ma altre volte sto così bene che il tempo scorre più velocemente del solito e lo fermerei, se fosse possibile. Amicizia è quindi ricordo, di qualcosa di bello però. Ma perché amore? Posso veramente amare i miei amici? Sì. Amore non è solo qualcosa di sessuale, solo passionale, solo carnale. No, va ben oltre: è mettere il bene dell'altro non allo stesso livello del proprio, ma sopra il proprio. E non mi ritengo una persona buona solo per questo, ma fa parte del mio essere, in quanto sono buona in alcune cose, ma pessima in altre. Credo di avere una pessima gelosia che un giorno farà allontanare tutti, e forse me lo merito pure, ma fa parte dell’amore che vorrei fuoruscire da tutti i miei pori. Una cosa che odio è essere allontanata perché dimostro affetto solo quando mi va, quando ne ho bisogno: è odio a volte nei miei confronti perché mi sento un’usurpatrice ma poi mi ricordo di non esserlo. Non so perché non riesco sempre a dare amore a chi se lo merita. 

Ora come non mai ho bisogno di amore e di amicizia, perché è come se tutto il mondo stesse cadendo e ci stesse punendo facendoci evitare ciò di cui noi più necessitiamo. La nostra normalità. E la mia mi manca. A volte facevo finta di stare male pur di non uscire, perché mi annoiavo, ma ora ripenso a quanto egoista sono stata nel rifiutare di passare del tempo, dell’oro, con persone che volevano uscire. Uscire con me. E ora avrei tanto bisogno di un’uscita, di un giorno al mare, o in campagna, in montagna, con chi mi vuole, con chi mi vuole vedere. 
E passerei quella giornata a ringraziarli di essere con me. Perché ho capito ora il valore dell’amicizia, di chi mi sta attorno tutti i giorni e ci sta perché gli va. E sta con me pure se faccio battute stupide, rivolte anche a me stessa e a loro, e faccio le smorfie e mi tocco il naso con la lingua. E ora come non mai, scrivendo questa “pappardella”, mi rendo conto di quanto vale una risata, un sorriso, un abbraccio, una torta fatta insieme, le facce buffe in classe quando i professori non ci guardano o durante un compito dove si sussurra “Non ho capito nulla!”. 
Oppure i compleanni a casa di qualcuno, oppure in spiaggia, oppure le pizze mangiate assieme o la prima volte che sono salita a casa tua col motorino e tu mi hai detto “stai attenta, per favore”. E mi mandavi messaggi ogni minuto, nel caso in cui io fossi caduta e avessi avuto la forza di scriverti. Oppure quando lavoravo e siete venuti a trovarmi dopo essere andati tutti a dormire alle quattro, e io cominciavo a lavorare alle sei. E mi avete svegliata in tempo. Quando mi dite “ti vogliamo vedere ballare”, anche se sono goffa e pur di non guardarmi allo specchio guardo in basso, e sono sicura di non volervi mai invitare a guardarmi. 

Per questo dico che amicizia è ricordo, ma poi penso che a volte non basta ricordare per essere felici. Infatti vi vorrei tutti qui con me, a ridere per quindici minuti, così si allunga la vita. E vi guarderei negli occhi, solo per farvi vedere che sono umidi e che piango spesso da quando non siete qui con me, ma non ve lo do a vedere, perché non sono debole, proprio per niente (e questa è pura ironia). 

Grazie di far parte della mia vita e della mia adolescenza, anche se sono gli anni più brutti di sempre, dove ci vediamo brutti e stupidi, ma grazie a voi mi vedo ridere e tutto passa in secondo piano. 
Finirà tutto questo, prima o poi, e anche se avrò paura ad uscire, vi raggiungerò col motorino e dopo scuola andremo mangiare una granita, come piace a voi.

Clara Ansaldo


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Un amico è proprio una ricchezza che deve essere ben conservata, ma forse, per capire il vero valore che ha l’amicizia in sé, bisogna che vi siano dei motivi per cui dobbiamo stare lontani dai nostri amici. Anche se sembra brutto da sentire, proprio in momenti come questo che stiamo vivendo, in cui siamo lontani da tutti e da tutto, ci si rende conto quanto siano importanti gli amici e tutte quelle persone che fanno parte della nostra vita, alle quali vogliamo un bene infinito. Poiché pensare quanto sarebbe bello rivederli aggiunge vitalità alla nostra giornata. Io, ad esempio, me ne accorgo quando sto in videochiamata col mio migliore amico; poiché anche se discutiamo non è come quando è vicino, al mio fianco, quindi mi manca, e per tale ragione capisco che è una parte fondamentale della mia vita, poiché in molti momenti senza il suo sostegno o aiuto non saprei proprio come affrontare certe situazioni. Per tali motivi credo che l’amicizia, proprio come pensava il filosofo Aristotele, sia un valore essenziale nella vita di ognuno di noi, poiché crea dei legami con altre persone che risultano molto spesso fondamentali per stare davvero bene nella vita di tutti giorni. E se un amico è un amico vero e si comporta da tale, ci sarà sempre, in qualsiasi momento ne avremo di bisogno o anche se abbiamo voglia solamente di stare con lui, anche senza un vero motivo. 
                                                                                                         Sebastiano Buda  






In questi giorni siamo tutti costretti a stare a casa, dunque lontani dagli amici di sempre, e abbiamo capito che è difficile stare lontano da loro. Se prima il fatto di poter vedere ogni  giorno i nostri amici ci sembrava una cosa scontata, adesso più che mai ci sembra invece una cosa unica e preziosa. Lo stare sempre chiusi dentro ci sta facendo rivalutare parecchio tutto ciò che normalmente facevamo prima. La lontananza dagli amici, e in generale dalle persone care, è forse quello che più ci manca. 

Nonostante i mezzi tecnologici ci permettano di non perdere i contatti con loro, non si può dire che rendano perfettamente lo stare effettivamente in compagnia. L'aspetto fondamentale di un'amicizia, infatti,  è appunto quello di poter parlare realmente con una persona, di confrontarsi guardandosi negli occhi e vedere le espressioni del viso. L'amico è qualcuno che ti sta accanto quando ne hai bisogno, qualcuno con cui ci si può intendere con uno sguardo, qualcuno con cui puoi parlare di tutto e con cui  ridere insieme. 

Niente può consolare come una chiacchierata con un amico sincero nei momenti difficili, e può forse sembrare strano che in un momento difficile e doloroso come questo a mancare siano proprio gli amici. Ora ci capita di ripensare ai momenti in compagnia e di festa con nostalgia e ci sentiamo rinchiusi in casa, con una grande voglia di uscire e di stare all'aria aperta. Ma dobbiamo restare a casa proprio per rivederli al più presto. Quando li rivedremo e torneremo alle nostre abitudini ricordiamoci di questo momento e di come è stato faticoso stare lontano da coloro a cui vogliamo bene per imparare ad apprezzare la loro compagnia ancora di più, e considerare la loro amicizia un vero e proprio tesoro.

Gabriella Novellini 








Aristotele afferma, in sostanza, che l’amicizia è un rapporto raro, fondato sul bene, che intercorre tra poche persone quando queste si conoscono da tempo e sono simili tra di loro. Aristotele ha esattamente interpretato il significato di amicizia perché ciò è dimostrabile nella vita di tutti ogni giorno; infatti è facile avere rapporti nella società con una moltitudine di persone, il che è anche un bene, ma questi si limitano ad un saluto o ad una serata in piazza. 

Inoltre oggi è difficile avere la certezza su quale sia la vera amicizia basata sulla  virtù, perché la nostra società è frenetica e dispersiva. Il vero rapporto d’amicizia lo si ritrova invece in poche persone. In questi anni, ad esempio, sto sviluppando varie amicizie ma solo tra qualche anno saprò se il seme diventerà frutto e ho anche la consapevolezza che possa non essere così. 

In questo periodo difficile il mio pensiero va a chi è solo e sta passando la quarantena in solitudine senza avere la possibilità di vedere un familiare o un amico, so che è sicuramente difficile resistere mentalmente. Al giorno di oggi la tecnologia permette di ammortizzare le distanze ma tutto quanto sta accadendo resta un fortissimo shock e l’amicizia è una delle medicine che permette di superarlo. Così è proprio adesso che si apprezza l’amicizia, quando il rapporto manca e quando riaffiorano i ricordi in cui ci tuffiamo per inibire il dolore. Chi è l’amico? L’amico può essere un angelo custode, l’amico resta con te perché ti apprezza così come sei e non guarda a nessun interesse, soprattutto il vero amico ti dice quando il tuo viso è sporco.  

Come in Jack Sparrow e nei pirati, l’amicizia resta uno dei tesori più rari che l’uomo possa ricercare nel suo viaggio di vita verso l’isola dell’amore. 

FLAVIO ZINNO


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In questo periodo, noi ci troviamo bloccati nelle nostre case, lontani dal mondo che ci circonda. Si potrebbe pensare quindi che le persone si distacchino, che quel legame che si era creato giorno dopo giorno, come accadeva per noi studenti a scuola, vada disgregandosi lentamente. Ma se il rapporto di amicizia che si era creato era reale, quella persona speciale ci sarà nonostante la distanza e il tempo che  separa. 
In questo periodo, un amico diventa un modo per evadere dalla realtà quotidiana, una routine banale e noiosa, vissuta sempre a casa. 
In questo periodo, un amico può essere una valvola di sfogo che permette di lamentarsi quando i genitori non ci sopportano più,  aiutando a superare questa orribile situazione. 
In questo periodo, un amico è un’ancora che riesce a tenerci a galla e a non farci impazzire  nella monotonia, chiamandosi o videochiamandosi per strappare un sorriso, perché un amico vuole solo vederci felici anche se non possiamo toccarci e ridere insieme. 

In questo periodo, per me un amico è tutto ciò di cui ho bisogno.    
Marina Tropea


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Dialogare e ascoltarsi sono le azioni più importanti tra veri amici, ridere e non far pesare il mondo sono la conseguenza naturale che deriva dall’incontrarsi. Il ritrovarsi tra persone, avendo quindi un sostegno umano esterno alla famiglia, porta spensieratezza alla vita di chi è in quel legame. 

Gli amici possono non avere l’opportunità di incontrarsi fisicamente o parlarsi a quattr’occhi, ma troveranno sempre l’occasione e la modalità di far incontrare le proprie menti. Sfortunatamente in questo mese lo abbiamo imparato un po’ tutti. La distanza ha rafforzato l’amicizia di virtù, ha reso evidente l’amicizia di utilità e ha indebolito l’amicizia di piacere. 

Forse, avevamo bisogno di una pausa dalla frenesia della vita per soffermarci sui nostri rapporti con gli altri e capire meglio tutto questo. Di certo finalmente abbiamo capito il valore dei veri amici. 

È proprio vero che chi trova un amico, trova un tesoro. Il tesoro più prezioso, da custodire e nutrire: essendo un organismo vivo, può morire di fame o di freddo. Bisogna solo averne cura. 

Valeria Signorino





Aristotele, nelle sue opere, attribuisce un valore speciale all’amicizia. La ritiene una risorsa preziosa e un incentivo per una vita felice. Specifica, inoltre, che durante la nostra esistenza si possono trovare tre tipi di legami di cui solo uno può raggiungere una forma superiore, un collegamento eccezionale lontano dall’interesse e dalla semplice casualità. 

Tra le varie tipologie, l’amicizia di virtù è senza dubbio la più importante. Essa è stabile e ferma, perché fondata sul bene.  
Naturalmente le amicizie di questo tipo – osserva il filosofo – sono molto rare, giacché rare sono le persone buone.  È molto probabile  che ognuno di noi in questo momento sia circondato da tutti e tre i tipi di amicizia descritti da Aristotele: da persone che vogliono qualcosa da noi, da amici che ci cercano solo per condividere momenti di divertimento e da persone eccezionali su cui si può sempre contare. 
                         
Mi vorrei concentrare su queste ultime, dato che con ogni probabilità i rapporti con loro sono sia i più duraturi che i più sinceri. Essendo quella analizzata una tematica già trita e ritrita, non è affatto semplice rispondere al quesito proposto dalla consegna senza cadere nel banale. E poi, in tutta onestà, non credo di poter attribuire a questo sentimento una specifica definizione, perché non saprei spiegare i meccanismi per cui improvvisamente due individui diventano indispensabili l’uno agli occhi dell’altro.   
                                         
Quindi, che cos’è per me l’amicizia?                                                                  Non lo so, ma so che ne ho bisogno.                                                              Soprattutto in una situazione particolare, come quella che stiamo vivendo, avverto l’esigenza di non perdere i contatti con chi mi è sempre stato vicino e mi sento fortunata ad avere la possibilità di non farlo, anche se solo virtualmente. Piuttosto, il consiglio che vorrei dare è quello di sfruttare tutto questo tempo libero che ci è piombato addosso all’improvviso per consolidare i vecchi rapporti o fare il primo passo per scoprirne di nuovi, dato che per non sentire la solitudine bisogna solamente correre incontro agli altri.  
Marianna Romeo


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Nel corso della mia vita ho avuto tante e diverse amicizie perché, anche a seconda dell’età, cambiano le idee e le situazioni. Infatti molte di queste sono nate per utilità, con amici che mi cercano nel momento in cui hanno bisogno, altre invece sono veritiere, sono perdurate nel tempo e questo mi rende molto felice perché so certamente che su questi amici  posso sempre contare, posso parlare di un mio problema, posso sfogarmi e posso scherzare.

Ludovica D'Urso

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Credo che, oggi più che mai, nel periodo che stiamo attraversando e date le circostanze che implicano l’allontanamento dalle persone a noi care, sia possibile comprendere appieno il valore dell’amicizia. Talvolta non ci soffermiamo a pensare a quanto possiamo essere fortunati in un preciso momento a godere della compagnia dei nostri amici. Ora ne sentiamo dannatamente la mancanza e le uniche vie di comunicazione utilizzabili permettono un contatto remoto che non colma il nostro vuoto.  

Questa sensazione di incompletezza causata dalla loro assenza potrebbe essere uno degli effetti collaterali dell’amicizia, però allo stesso tempo ci permette di capire quanto possano essere importanti i sentimenti che proviamo nei confronti degli altri. Infatti, in questi giorni bui, l’unica cosa che ci permette di andare avanti e non mollare o demoralizzarsi è la speranza di rivedere coloro a cui vogliamo bene il più presto possibile, e quindi di tornare alla quotidianità e alle nostre consuetudini. 

Emanuele Coco




L’amicizia nella mia vita ricopre un ruolo fondamentale, tramite essa  si alza il morale, sei sempre più felice, essa c’è sempre in ogni istante della vita. Preferisco avere pochi amici buoni che tanti amici falsi e non buoni. Di conseguenza ogni amico va scelto con cura come un libro che si deve leggere. 

Questi sono i motivi per cui ritengo che l’amicizia sia un tesoro e pertanto va controllata in modo che non ci siano amici che ti scelgono per la loro utilità o per il loro piacere.

Walter Cosentino

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Secondo me l’amicizia si può già considerare amore e, come si sente spesso dire, non si può vivere senza amore. Gli amici sono coloro che ti aiutano quando ne hai bisogno, quando si ha bisogno di ridere, piangere, gridare o anche solo parlare; quelli che ci sono anche quando non glielo abbiamo chiesto. 

L’amicizia è l’essere leale con una persona che ti sta a cuore, essere sempre dalla sua parte quando si è in mezzo agli altri ma far capire, quando si è soli, dove si è sbagliato. 

L’amicizia è semplicemente esserci, sempre. Per questo, sì ,credo che l’amicizia sia un tesoro se, appunto, si trovano dei veri amici.
Angela Curcuruto

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Finora nella mia vita non ho mai avuto un vero amico o amica, conoscenti molti, ma amici nessuno. Quindi se mi venisse chiesto di dare il significato di amicizia posso solo dire quello oggettivo, non avendo avuto esperienze che mi permettono di descriverlo personalmente: l’amicizia è il reciproco affetto, costante e operoso, tra persona e persona, nato da una scelta che tiene conto della conformità dei voleri o dei caratteri e da una prolungata consuetudine.

In questo periodo di “prigionia” un po’ sento la mancanza delle persone che frequentavo, ma credo che sia solo perché loro mi ricollegano alla normalità e alle mie abitudini, dato che io sono una persona molto abitudinaria.

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L’amicizia, secondo Aristotele, si realizza solitamente in due individui simili. Questo non significa  che non esistano amicizie tra diversi ma soltanto che l’ambiente più facile in cui possono nascere è tra uguali. 

Io sono del tutto d’accordo con l’analisi di Aristotele: infatti anche secondo me l’amicizia non è unica ma ne esistono di diversi tipi, non tutte le amicizie sono allo stesso modo e durano lo stesso tempo. Ovviamente quelle più durature sono quelle più rare delle altre, perché il rapporto che si viene a creare è totalmente diverso. 

In questi anni ho conosciuto tantissime persone: con alcune l’amicizia è stata “di piacere”, infatti appena le strade si sono separate i rapporti si sono persi, con altri invece sono nate amicizie  “di virtù”, e sono alcune  amicizie che ho tuttora e a cui tengo maggiormente perché il rapporto che ho con queste persone è speciale

Matteo Di Termine






Io mi ritrovo d'accordo con Aristotele sul concetto di amicizia. 
Al giorno d'oggi tutti abbiamo tanti amici su Instagram o su Facebook ma non ci rendiamo conto che quelli veri sono pochi o addirittura nessuno. 
Oggi la parola 'amici' viene molto spesso sottovalutata, infatti si chiama amico anche una persona che si conosce da poco o qualcuno che si incontra qualche volta per caso, ma per me questi non sono amici, soltanto conoscenti. 

Invece per me l'amico è qualcuno di cui ti puoi fidare e a cui puoi raccontare tutto senza aver paura dei suoi giudizi, qualcuno con cui hai sempre voglia di parlare e confrontarti, qualcuno che stia con te anche nei momenti brutti, insomma una persona che ti fa stare bene. 

Pensandoci, possiamo contare solo due o tre amici veri. 
L'amicizia d'altronde non si può costruire in solo mese e probabilmente neanche in un anno ma ci vuole molto tempo. In questo periodo di isolamento fisico l'amicizia può essere considerata un vero tesoro e anche grazie a questa quarantena ci possiamo rendere conto di chi ci manca davvero e di chi non possiamo fare a meno.  
Natalia Grasso






L'amicizia è fondamentale nella vita dell'uomo, infatti come sostiene Aristotele, non solo è necessaria nella sopravvivenza ma è anche una cosa bella capace di renderti felice e soprattutto sentirti amato. 

Non per forza devono essere tante le persone con cui parli, non tutti saranno “veri” amici, ma solamente semplici conoscenti; si ha bisogno di poche (ma buone) persone accanto a sè per stare bene e con le quali vivere avventure/emozioni/esperienze indimenticabili. 

Non tutti ti staranno accanto e ti difenderanno di fronte alle avversità ma ci saranno sicuro quelle persone che, nonostante le problematiche, le lontananze e altre situazioni che la vita ti pone di fronte, ti staranno accanto sempre e ti supporteranno nel bene e nel male. 

Soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria, stando a casa ci ritroviamo lontani dalle persone che noi amiamo, però non sarà questo a fermare l'affetto vero. Infatti grazie alla tecnologia possiamo ritrovarci virtualmente e guardarci negli occhi e vivere una realtà parallela all’incubo che fuori dalle nostre porte si aggira

Mario Ragonesi

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Nel periodo che stiamo vivendo, di isolamento principalmente fisico, non poter avere sostegno umano e sociale da chi ci sta a cuore è veramente molto complicato, ma fortunatamente le amicizie vere e solide, che Aristotele dice essere così forti perché fondate sul bene (amicizia di virtù), non ne risentiranno eccessivamente, in quanto si basano su un sentimento che non è fondato sull’utile o sul piacere (che sono le basi delle due amicizie che Aristotele attribuisce agli uomini che non si amano “per se stessi ma cono in cerca di un vantaggio reciproco).

Martina Sciuto

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Personalmente credo molto al valore dell’amicizia più che a quello dell’amore. Gli amici riescono a farti stare bene sempre, ti aiutano, ti sopportano e ti supportano. Ti stanno sempre vicino, non ti lasciano mai da solo. 

Durante l’ultimo anno ho fatto molte amicizie, alcune si sono rivelate false, altre sono amicizie bellissime. In questo mese di quarantena sono occupata il pomeriggio perché faccio chiamate con tutti, ma sono felice di ciò, vuol dire che mi pensano E che mi vogliono bene. Amo tanto i miei amici E spero di trascorrere tanti anni assieme a loro

Mariaelisa Torrisi

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L’amico è quella persona che ti accoglie, ti abbraccia, ti fa sentire sicuro quando non lo sei, ti fa stare bene quando non lo sei. 
Avere un vero rapporto di amicizia con qualcuno è davvero il più grande dei tesori. Non c’è bisogno di pretendere di essere qualcun altro  perché non si hanno pretese, non c’è bisogno di trattenersi perchè il bello dell’amicizia è essere spontanei sempre. Come ogni tesoro, ha bisogno di una difficile ricerca: per me è stata lunga ma è anche ciò che l’ha resa unica. Non ti accorgi subito di aver trovato un vero amico perché molte volte gli amici sono proprio le persone che non ci aspetteremmo mai siano tali.
 Il periodo che stiamo vivendo mette in risalto tutte le qualità dell’amicizia, semplicemente perché ci accorgiamo che mancano, le rivogliamo, e non possiamo fare a meno dei nostri amici importanti. 
Nei grandi silenzi presenti in ogni giornata di confinamento è inevitabile non ricordare un momento significativo passato con uno di loro, ed è la nostalgia di quel ricordo che rende l'amico ancor più inestimabile e te lo fa amare. 
Perché noi amiamo i nostri amici, io amo la mia cerchia ristretta di amici: abbiamo un legame molto più forte di qualsiasi cosa voglia romperlo, e cos’è questo se non amore? 
Il più grande tesoro che abbiamo sono i ricordi che ci siamo costruiti insieme, belli o brutti: proprio loro rendono reale la nostra amicizia. Proprio dentro di essi ci rifugiamo quando la mancanza è troppa e ci sentiamo impazienti di tornare a vivere dei momenti come quelli. Per me quindi l’amicizia è tutto questo: il connubio tra un sentimento strettamente personale e i molteplici ricordi passati su cui basiamo il legame futuro

Antonio La Maestra