Segnalo a tutti, per la lettura e la riflessione, l'articolo di Ilvo Diamanti sulla cosiddetta "fuga dei cervelli" dall'Italia. In effetti non si tratta solo di un problema, è un autentico dramma nazionale che attraversa tutto il paese stracciando le speranze di genitori e giovani su un possibile futuro in Italia. Diventando sempre più vecchi non ci accorgiamo che il danno darà conseguenze gravissime, e non solo perchè sta mandando in fumo progetti per una famiglia e un lavoro dignitoso, ma nientifica gradualmente anche possibili investimenti nella cultura e nell'istruzione ( a chi serve se non c'è più nessuno?), trascinando rovinosamente l'Italia verso il declino.
Iniziate a leggere l'articolo dalla sua conclusione, ma poi tornate indietro e seguitelo attentamente.
Parla del dramma di questa generazione e dei suoi genitori.
ASCOLTIAMOLO
di Ilvo Diamanti
"Non è una fuga, ma la ricerca di lavoro e di esperienza, in un mondo dove i
confini sono sempre più aperti - per chi non proviene dai Paesi poveri. E i
"cervelli" sono sempre ben accolti. Questo è il problema, per l'Italia. Non che
i nostri "cervelli" se ne vadano. Ma che non ritornino. E poco si faccia per
farli rientrare. O per attirarne altri, di eguale qualità. Perché noi importiamo
lavoratori a bassa qualificazione. Ed esportiamo i nostri figli. Perdiamo i
giovani e i cervelli. Perché siamo incapaci
di offrire loro un destino coerente con le loro attese e le loro competenze.
Così è comprensibile, perfino conseguente, che quasi tutti i giovani (8 su 10,
dati Demos) siano convinti che, per fare carriera, occorra partire. Dall'Italia.
Un Paese vecchio. Che maschera l'età e le rughe in modo artefatto - e un po'
patetico. E lascia partire i giovani, senza farli tornare. Illudendosi di
fermare il tempo. Di non invecchiare. Mentre, così, nasconde soltanto il
futuro. "
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