La responsabilità
potrebbe facilmente deteriorarsi nel dominio e nel senso di possesso, se
non fosse per una terza componente dell'amore: il rispetto.
Rispetto
non è timore né terrore; esso denota, nel vero senso della parola
(respicere = guardare), la capacità di vedere una persona com'è, di
conoscerne la vera individualità.
Rispetto significa desiderare che
l'altra persona cresca e si sviluppi per quello che è. Il rispetto,
perciò, esclude lo sfruttamento; voglio che la persona amata cresca e si
sviluppi secondo i suoi desideri, secondo i suoi mezzi, e non allo
scopo di servirmi. Se io amo questa persona, mi sento uno con lei, ma
con lei così com'è, e non come dovrebbe essere per adattarsi a me.
È
chiaro che il rispetto è possibile solo se ho raggiunto l'indipendenza;
se posso stare in piedi o camminare senza bisogno di grucce, senza dover
dominare o sfruttare nessuno. Il rispetto esiste solo sulle basi della
libertà: l'amore è figlio della libertà, mai del dominio.
Erich Fromm, L'arte di amare
Mi sono soffermata molto a leggere questo post; curiosa, ho cercato sul web il filosofo-sociologo Erich Fromm puntando il mio interesse all'opera L' arte d'amare. « Nell'amore due esseri diventano uno, e tuttavia restano due». Questa sua frase mi ha colpito molto, credo che racchiuda il mio concetto d'amore.. Penso non ci sia niente di piú vero. É anche vero che spesso all'inizio della relazione i due innamorati diventano un unico essere, ma con il passare del tempo mantengono questa loro unicità?
RispondiEliminaLeggendo il tuo commento ho ripensato a una parte dell'enciclica "Lumen Fidei" di Papa Franceso che parla dell'amore. Spero possa aiutarti a trovare una risposta . «L’amore non si può ridurre a un sentimento che va e viene. Esso tocca, sì, la nostra affettività, ma per aprirla alla persona amata e iniziare così un cammino, che è un uscire dalla chiusura nel proprio io e andare verso l’altra persona, per edificare un rapporto duraturo; l’amore mira all’unione con la persona amata. Si rivela allora in che senso l’amore ha bisogno di verità. Solo in quanto è fondato sulla verità l’amore può perdurare nel tempo, superare l’istante effimero e rimanere saldo per sostenere un cammino comune. Se l’amore non ha rapporto con la verità, è soggetto al mutare dei sentimenti e non supera la prova del tempo. L’amore vero invece unifica tutti gli elementi della nostra persona e diventa una luce nuova verso una vita grande e piena. Senza verità l’amore non può offrire un vincolo solido, non riesce a portare l’"io" al di là del suo isolamento, né a liberarlo dall’istante fugace per edificare la vita e portare frutto». (Enciclica "Lumen Fidei", 2013)
EliminaGrazie Claudio per la segnalazione.
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