post della prof.ssa Maria Grazia Romano
GIORNATA INTERNAZIONALE
CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
IL “LEONARDO” DICE
NO ALLA VIOLENZA DI GENERE
E IN GENERE
CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
IL “LEONARDO” DICE
NO ALLA VIOLENZA DI GENERE
E IN GENERE
ALCUNE RIFLESSIONI PERSONALI
Mi
occupo ormai da molti anni di violenza sulle donne, praticamente da
quando ho iniziato a ricoprire il ruolo di docente referente alle pari
opportunità, e ancora non mi sono “abituata”(termine bruttissimo) a
gestire il carico di emozioni che provoca in me. Ogni volta che ne
parlo , che mi documento o che progetto un percorso da realizzare a
scuola , è un dolore che si rinnova,tanto che vi confesso, con tutta
sincerità,che nel corso degli anni, ho seriamente pensato di lasciare
questa attività aggiuntiva e dedicarmi solo all’insegnamento della mia
disciplina. Ma la passione, il desiderio profondo di poter contribuire
in qualche modo a creare spazi di interesse e sensibilità in merito,per
tentare di cambiare lo stato delle cose, ha avuto sempre la meglio
sulle mie titubanze e poiché la scuola, è il mio luogo di lavoro, è
essenzialmente in questo luogo che concentro buona parte delle mia
creatività progettuale per pianificare percorsi di riflessione rivolti
ad alunni ed alunne, ma penso utili a tutti coloro che operano a vario
titolo nella mia comunità scolastica.
Il fatto è che il problema si è aggravato in modo esponenziale tanto da non passare giorno che in Italia non avvengano casi di violenza di genere o che, addirittura, non venga uccisa una donna per mano di un compagno, marito o ex. Io credo che non si possa non conoscere questo dato, non si possano non ricordare le donne vittime, che non sono “nomi” in un elenco ma PERSONE. Donne come noi, che hanno respirato, gioito, e sicuramente tanto amato, al punto da non rendersi conto del pericolo che correvano;hanno amato talmente tanto da giustificare fino alla fine il proprio carnefice senza riuscire a denunciare.
Ultimamente assistiamo ad una maggiore severità sul piano legislativo,ma io credo che al di là dell’inasprimento delle pene, sia indispensabile puntare sulla prevenzione. In molti casi la violenza estrema ,il femminicidio o femmicidio , si può prevenire poiché solo in qualche occasione esso è frutto di un raptus. Occorre invece combattere i pregiudizi culturali cui il fenomeno è collegato.
E’ questo secondo me il senso della Giornata che abbiamo vissuto nel nostro “Leonardo” il 25 Novembre scorso , un momento di forte e intensa emozione per ”conoscere”, riflettere” e “capire” come prevenire e contrastare in maniera adeguata la violenza sulle donne.
Il fatto è che il problema si è aggravato in modo esponenziale tanto da non passare giorno che in Italia non avvengano casi di violenza di genere o che, addirittura, non venga uccisa una donna per mano di un compagno, marito o ex. Io credo che non si possa non conoscere questo dato, non si possano non ricordare le donne vittime, che non sono “nomi” in un elenco ma PERSONE. Donne come noi, che hanno respirato, gioito, e sicuramente tanto amato, al punto da non rendersi conto del pericolo che correvano;hanno amato talmente tanto da giustificare fino alla fine il proprio carnefice senza riuscire a denunciare.
Ultimamente assistiamo ad una maggiore severità sul piano legislativo,ma io credo che al di là dell’inasprimento delle pene, sia indispensabile puntare sulla prevenzione. In molti casi la violenza estrema ,il femminicidio o femmicidio , si può prevenire poiché solo in qualche occasione esso è frutto di un raptus. Occorre invece combattere i pregiudizi culturali cui il fenomeno è collegato.
E’ questo secondo me il senso della Giornata che abbiamo vissuto nel nostro “Leonardo” il 25 Novembre scorso , un momento di forte e intensa emozione per ”conoscere”, riflettere” e “capire” come prevenire e contrastare in maniera adeguata la violenza sulle donne.
E poi RICORDARCENE SEMPRE, TUTTI I GIORNI, affinchè le
donne non debbano più pagare con la vita il fatto di volere essere se
stesse .
LA CRONACA DELLA GIORNATA
La violenza contro le donne è stato il tema della manifestazione che si è svolta al Liceo “Leonardo” di Giarre lo scorso 25 novembre e che ha coinvolto tutti gli studenti dell’Istituto. Questa ha rappresentato il momento culminante di un percorso di riflessione, basato sul metodo della ricerca- azione con l’ausilio dei linguaggi della rappresentazione artistica, della musica, della canzone d’autore e della danza .Tutte le attività che sono state proposte, basate appunto sul “fare”, sono state condivise fattivamente dai quattro Rappresentati degli studenti del Liceo Giorgia La Spina, Ruggero Scandurra, Marco Grioli e Giulivan Paradisi, che si sono occupati di promuovere interesse e partecipazione presso i pari , supportando validamente la coordinatrice. Con l’aiuto della prof.ssa Nuccia Toscano,sono stati infatti preparati dei teli che sono stati esposti dalle finestre delle aule prospicienti sull’ingresso centrale. Particolarmente significativo che, dietro la porta delle proprie aule, gli alunni, dopo avere affrontato il tema con i propri insegnanti, abbiano reso visibile il frutto delle loro riflessioni in merito in forma grafica e artistica. Molti ragazzi hanno scelto di sintetizzare quanto maturato in power point e, insieme alla prof.ssa Pina Borzì, ci si sta occupando pertanto di raccogliere i prodotti e organizzarli per dare loro la giusta visibilità.
Le quarte e le quinte classi in particolare,partendo dal cortile antistante l’ingresso principale, hanno percorso in carovana il perimetro interno dell’Istituto, durante la quale sono state nominate una ad una le donne uccise nel 2013. La Preside del Leonardo, la prof.ssa Carmela Scirè ha ringraziato i presenti mostrandosi grata per il tema affrontato, che rappresenta oggi una vera e propria emergenza sociale e ha invitato tutti i presenti a riflettere con coscienza su quanto agito. La prof.ssa Maria Grazia Romano, Referente alle pari opportunità dell’Istituto ha spiegato che la realizzazione della carovana e la lettura dei nomi delle vittime di femminicidio, pronunciate nel contesto scuola/ comunità educativa, quindi al di fuori del tradizionale ambito di sfruttamento mediatico, ha inteso ricordare, raccontare e restituire loro una dimensione di storia personale che accomuna tutte le donne. Ha sottolineato inoltre l’importanza di puntare sulla sensibilizzazione e sulla prevenzione per tentare di contenere il fenomeno. Alla fine della carovana gli alunni e le alunne hanno eseguito “Break The Chain” inno del V-Day “One Billion Rising”.L’Assessore alle pari opportunità del comune di Giarre dott.ssa Piera Bonaccorsi, presente alla carovana,mostrando soddisfazione per l’evento,ha spiegato il proprio personale coinvolgimento per quanto attiene ai problemi delle donne delle quali si occupa da oltre 25 anni, raccontando ai giovani significativi momenti della sua vita professionale che l’hanno vista a stretto contatto con chi subisce violenza, e su come sia difficile convincere le vittime a denunciare i propri carnefici. La dott.ssa Bonaccorsi ha inoltre parlato dello sportello anti-stalking e antiviolenza,intitolato a Maria Rita Russo, da lei fortemente voluto, recentemente inaugurato a Giarre. Il vice Sindaco di Giarre ,prof Salvo Patanè, ritenendo fondamentale e ormai irrinunciabile porre le basi per un reale cambiamento di mentalità, si è rivolto particolarmente ai ragazzi e agli uomini del Leonardo, invitandoli a trasmettere la cultura del rispetto nel confronti della donna e dell’altro anche al di fuori dal Liceo. Efficace l’intervento della prof.ssa Grazia Messina che ha coinvolto gli alunni in una lettura –riflessione sui pregiudizi che ostacolano la lotta alla violenza di genere. La dott.ssa Antonia Grassi,Referente per la promozione della cultura di genere presso l’USP di Catania, si è soffermata su come sia importante lottare contro i luoghi comuni ,ritenendo che bisognerebbe puntare proprio sui progetti scolastici volti alla sensibilizzazione per combattere più efficacemente il fenomeno. La Rappresentante degli studenti del Liceo, Giorgia La Spina, a nome dei colleghi, ha letto appassionatamente il contributo da lei realizzato mettendo a fuoco il tema del femminicidio e della sua percezione. L’iniziativa ha proseguito con l’esecuzione di “One” degli U2 e “No woman no cry”di Bob Marley, che ha coinvolto tutti gli alunni e le alunne. Significativo il contributo delle classi 4H e 4E , particolarmente generoso l’impegno di Maria Pia Astuto (creatività),Roberto Testa (al basso),Alessandro Andò e Siria Magro ( voci soliste),Teresa Garozzo e Giuliana Maccarone 4C (coreografe), Carlo Cassisi 5H (chitarrra elettrica) e Carlo Pafumi 4E (chitarrra elettrica).