post di Marika
Montalto 4E
L'odio
"L'odio
deve rendere produttivi. Altrimenti è più intelligente amare."
Karl
Kraus - Detti e contraddetti
Che
il sentimento di odio sia una cosa negativa non è poi una cosa così
scontata.
Spesso
nelle dinamiche che portano all'unità di uno stato esso è
fondamentale.
"Col
tempo finiamo con l'odiare ciò che spesso temiamo."
Shakespeare
- Antonio e Cleopatra
L'odio
per un nemico comune unisce il popolo e permette a chi è al potere
di avere un fulcro forte su cui fondare i propri discorsi per
renderli convincenti e ottenere consensi.
Un
esempio lampante dell'utilità dell'odio è la grandezza che
raggiunse l'impero Romano nel periodo delle tre guerre puniche grazie
alle quali ottenne non solo l'egemonia sulle rotte commerciali del
Mediterraneo, ma anche uno stato forte e motivato dall'odio verso i
cartaginesi.
Il
degrado morale e sociale che seguì la dittatura di Silla, la fine
del periodo repubblicano che fu teatro del decadimento dei valori del
mos maiorum, furono la diretta conseguenza del periodo di stallo in
cui pasceva la società romana, sicura nei propri confini e con
nient'alto da odiare che i gradi più alti di se stessa.
Da
sempre una civiltà, società, o gruppo di qualsiasi genere e natura,
ha trovato nel nemico comune il collante delle proprie relazioni.
Secondo
Umberto Eco sarebbe questa una delle cause della bassa unità
dell'Italia: l'assenza di una civiltà nemica comune storica.
Anche
se forse questo ragionamento in sè dimostra semplicemente che la
formazione di una qualsiasi sovrastruttura sia da ritenersi deleteria
per l'umanità poichè fondata su sentimenti negativi quali l'odio,
il razzismo e la brama di potere.
L'odio
è anche semplicemente visto come il sentimento opposto all'amore e
spesso come la degenerazione di quest'ultimo.
Si
dice che chi ha tanto amato in seguito alla sofferenza riesce ad
odiare più che tutti gli altri.
Molte
canzoni moderne si fondano su questo binomio odio-amore e del loro
rapporto strettamente legato.
Una
canzone di una band rock contemporanea, i Three
Days Grace, recita:
"I
hate everything about you. Why do I loved you?"
Ossia:
"Odio tutto di te. Perchè ti ho amato?"
L'odio
perciò ci fa dimenticare tutti i sentimenti positivi che possedevamo
in precedenza? Può l'odio cancellare del tutto l'amore?
Di
certo questo sentimento cova sotto la cenere come un tizzone ardente
e attende solo che ci si soffi sopra per ravvivarsi.
L'odio
sa aspettare, non ha fretta e spesso non è una passione turbolenta.
Tutto
sommato è un sentimento per certi versi necessario.
Anche
colui che crede di essere totalmente immune al male e interamente
dedicato all'amore non può non odiare.
Ammettiamo
che ci sia qualcuno che ama tutto ciò che c'è di buono, allora egli
non odia automaticamente sia il contrario di ciò che ama sia ciò
che potrebbe in qualche modo danneggiarlo?
Amo
la sincerità. Non odio perciò la viltà e le menzogne?
La
questione si riduce dunque nell'approvare la direzione in cui è
rivolto l'odio, non nel rigettare completamente questo sentimento.
"L'odio
è il piacere più duraturo; gli uomini amano in fretta, ma odiano
con calma."
George
Gordon Byron
Così Gandhi sottolinea l'importanza di questa dualità odio-amore che tutti prima o poi dovremmo affrontare nella vita, dualità che viene anche affrontata dal noto poeta latino Catullo nel suo famoso epigramma:
post di Salvatore Maccarrone, 4 E
Una
frase del poeta francese dell'Ottocento, Charles
Baudelaire, recita:
"L'odio è un
liquore prezioso, un veleno più caro di quello dei Borgia. Perché è
fatto col nostro sangue, la nostra salute, il nostro sonno e due
terzi del nostro amore."
L'odio,
afferma, è fatto da due
terzi del nostro amore,
quindi esso non viene più affrontato e visto come una degenerazione
ma come un sentimento affine all'amore.
Secondo gli esperti del Dipartimento di Pischiatria di Verona, l’odio è un legame tra un individuo ed un altro. E’ quindi simile all’amore e, in quanto tale, altrettanto intenso. Se nell’amore una persona sente di aver bisogno dell’altra fino a pensare di non esistere senza di essa, nell’odio la persona odiata occupa lo spazio mentale. Amore e odio sono quindi dei legami tra due persone che spesso risultano interscambiabili, esso ha certamente degli effetti sconvolgenti sul singolo o sulle società, ad esempio su di un popolo o su una razza, però mantiene un volto umano: è un qualcosa con cui tutti abbiamo a che fare e dobbiamo quindi imparare a conoscerlo bene per poterlo dominare.
Secondo gli esperti del Dipartimento di Pischiatria di Verona, l’odio è un legame tra un individuo ed un altro. E’ quindi simile all’amore e, in quanto tale, altrettanto intenso. Se nell’amore una persona sente di aver bisogno dell’altra fino a pensare di non esistere senza di essa, nell’odio la persona odiata occupa lo spazio mentale. Amore e odio sono quindi dei legami tra due persone che spesso risultano interscambiabili, esso ha certamente degli effetti sconvolgenti sul singolo o sulle società, ad esempio su di un popolo o su una razza, però mantiene un volto umano: è un qualcosa con cui tutti abbiamo a che fare e dobbiamo quindi imparare a conoscerlo bene per poterlo dominare.
"Apprendere
che nella battaglia della vita si può facilmente vincere l'odio con
l'amore, la menzogna con la verità, la violenza con l'abnegazione
dovrebbe essere un elemento fondamentale nell'educazione di un
bambino."
Così Gandhi sottolinea l'importanza di questa dualità odio-amore che tutti prima o poi dovremmo affrontare nella vita, dualità che viene anche affrontata dal noto poeta latino Catullo nel suo famoso epigramma:
"Odio
e amo.
Come possa fare ciò, forse ti chiedi. Non lo so, ma sento che
avviene e me ne cruccio."
Concludendo,
l'odio è un sentimento forte, che si trova al pari dell'amore.
Condivide con esso molto nella sua essenza, all'infuori
dell'accezione negativa che lo separa e lo tiene distante dalla sua
controparte.
"Soltanto
quelli che sanno odiare sanno anche amare."
-
Pëtr Kropotkin
È sempre stimolante leggere i vostri interventi su questo blog. Questo, in particolare, mi ha fornito una preziosa chiave di lettura per alcuni degli eventi più importanti della Storia Romana. Lo stesso motto dei generali romani, "dividi et impera", credo esprima bene quest'analisi. Fu questa la logica attraverso cui i romani riuscirono ad espandere in proprio tempo il loro dominio territoriale e a manterere assoggettate altre popolazioni. Per la storia moderna, invece, mi viene in mente quella che fu forse la più grande rivoluzione mai avvenuta nel corso della storia: la Rivoluzione Francese. L'odio per l'Ancien Regime covava da secoli e al culmine esso portò ad una compatta rivolta, ad una strenua resistenza attraverso cui il popolo francese riuscì a liberarsi di quel rigido e opprimente sistema di gerarchie sociali e della monarchia.
RispondiEliminaGrazie Irene! La specularità di amore ed odio è forse, come sosteneva Empedocle, il motore del mondo e della storia.
RispondiEliminaSiamo sempre in balia di queste due passioni, e quanta fatica fa la ragione a riemergere....quando riesce, ovviamente!