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martedì 15 settembre 2015

memorie di una ragazza perbene


post di Margherita Costanzo, 5 E

Leggere una biografia non è facile poiché ci si sente spettatori di un tempo alterato che l’autore chiama vita, colmo di emozioni condensate che sintetizzano interi periodi composti da piccoli momenti che all’esterno non vengono percepiti. 
Simone de Beauvoir riesce nell’intento di trasmettere le gioie così come le tristezze di un periodo delicato e fragile quale la prima giovinezza, tempestata di incertezze, soggetta al cambiamento e ai contrasti, interni e non. Primogenita di una famiglia borghese Simone vive un’infanzia fortemente influenzata dalla presenza dei genitori e delle loro idee, legata alla religione e rispettosa di ogni suo dettame. Affronta con disagio la scelta per il suo futuro; mai quanto oggi questo argomento tocca noi giovani, impauriti da un avvenire incerto e dal timore di non essere “tagliati” per il mondo davanti a noi.

 “Portavo già in anticipo il lutto del mio passato”.

Ciò che caratterizza la scrittrice e filosofa fin dalla giovane  età è la profonda devozione che manifesta nei confronti dell’amore e dell’amicizia, i due sentimenti che difenderà a denti stretti nonostante i tormentati stati d’animo dai quali si vedrà investita. La lettura diventa fin da subito la sua più grande passione, che le permetterà di scoprire parti del suo carattere e dei suoi pensieri intrappolate nelle parole di altri autori, l’immedesimazione necessaria a farla sentire compresa e soprattutto spazzare via la solitudine.
È fondamentale il sentimento che prova il lettore nel lasciarsi trasportare dalle forti emozioni dell’autrice, dai primi contrasti con i genitori, al disagio nel cambiamento fisico a cui Simone (come noi tutti) è sottoposta nel periodo adolescenziale. 
Si soffre con lei all’inizio dell’incertezza della sua fede, quando vede cedere i dogmi presenti nella sua vita fin dalla nascita e si gioisce nel sentimento di libertà che ne segue. L’amicizia con Zazà la porterà inizialmente ad assaporare il sentimento della devozione e soffrire per gli alti e i bassi che l’amica le concederà ma in seguito questo rapporto diventerà fondamentale per Simone, fino alla prematura scomparsa dell’amica.

Il sentimento preponderante durante la post adolescenza è l’inadeguatezza, nelle relazioni con i coetanei, che vede distanti e dalle idee eccessivamente legate alla materialità, e nei confronti dell’amore. Ciò la porterà a giustificare il suo primo amore, il cugino Jacques, per l’incostanza del suo sentimento e a compiangerlo per il triste destino. 
Come non immedesimarsi nel dolore di una giovane ragazza che vede rifiutato e maltrattato il proprio amore, così sincero e voglioso solo di manifestarsi ?
La passione per la filosofia e per lo studio hanno per la giovane il compito di riempirle totalmente la vita, vista l’assordante assenza dell’amore.
L’incontro con Sartre è trattato in modo marginale nonostante si avverta la pienezza del loro rapporto e la complementarietà delle loro anime.


Libro pieno di emozione e sentimento, incarna perfettamente l’evoluzione che si subisce nel passaggio da bambina a donna, un periodo acceso nel quale ogni piccola sensazione ha il peso di un macigno per il cuore di una giovane ragazza.

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