di Arthur Schopenhauer
post di Sergio Mangano, 5 E
L’ARTE DI
OTTENERE RAGIONE è un piccolo trattato scritto da A. Schopenhauer e pubblicato
dopo la morte del filosofo. L’opera analizza la dialettica eristica, che è a detta dell’autore “l’arte di disputare , e precisamente l’arte
di disputare in modo da ottenere
ragione”.
L’opera si apre con un capitolo introduttivo fondato su una
premessa: la cattiveria è innata nell’uomo
( Negativismo Antropologico). Ciò è fondamentalmente il motivo che spinge
l’uomo a far prevalere la propria idea su quella altrui e che lo spinge dunque
a cercare di ottenere ragione. Il capitolo è arricchito da rimandi alla
filosofia precedente e in particolare ad Aristotele: è importante notare questi
rimandi che sono messi in evidenza da citazioni e rimandi ad opere del filosofo greco riguardo la dialettica e
in particolare ai topici.
I capitoli successivi si occupano di elencare tutti e
38 gli stratagemmi. La lettura è resa piacevole e leggera dall’utilizzo di
continui esempi, tratti da esperienze del vissuto dell’autore e anche di
esperienze fornite dagli scritti di autori passati, che hanno come scopo quello
di agevolare il lettore nella comprensione del testo.
Ho trovato
interessante la lettura poiché mi ha aperto gli occhi riguardo il mio modo di
essere. Il mio interesse non è scaturito dall’apprendere nuovi stratagemmi
quanto nel capacitarmi che tutti questi sono stratagemmi che, certe volte
inconsciamente, mettiamo in atto in maniera del tutto naturale.
Interessante
è l’utilità e la validità di questi
stratagemmi che posso prestarsi sia come armi per attaccare che come armi di
difesa. Personalmente consigliere a chiunque
questo libro, sia per la sua semplicità e la meticolosa spiegazione sia
per la capacità che ha di mostrare e far comprendere artifici che mettiamo in
atto in maniera naturale.
Serena Stira 5E
Ho deciso di leggere questo libro perchè sono rimasta molto attratta dal
titolo e soprattutto perchè giornalmente, parlando con i miei amici, mi sento
quasi sempre ripetere la stessa frase "vuoi sempre avere l'ultima
parola".
Ho riflettutto molto ed è come se dietro questa loro affermazione
vi si celasse il fatto che io voglia avere sempre ragione e quindi ho deciso
per così dire di "indagare" un po' su di me. Una persona che vuole
avere sempre ragione è una persona che non è in grado di vedere il punto di
vista degli altri. Sono quindi persone con le quali è quasi impossibile
dialogare perchè sanno vedere solo un punto di vista, il loro, e direi che non è
proprio il mio caso in quanto sono sempre stata aperta al confronto e al
dialogo e chi mi conosce può confermare.
Questo libro mi è servito quindi per
confutare le loro tesi che portano avanti da anni e soprattutto per capire (e
far capire ai miei amici) che inconsciamente giornalmente tutti utilizziamo
gran parte di questi stratagemmi a causa della naturale cattiveria del genere
umano che ci fa essere all'occasione sleali.
Serena Pavonello, 5 E
L'arte di ottenere ragione, è un trattato composto da 38 stratagemmi con cui Schopenhauer porta l'uomo a far prevalere la propria tesi, sia l'oggetto della disputa vero o falso.
In questo trattato, di facile comprensione, nonostante la complessità dell'argomento, Schopenhauer pone la sua attenzione su quella che viene chiamata da lui dialettica eristica, cioè "l'arte di disputare al fine di ottenere ragione"; l'utilizzo di essa è reso necessario dal fatto che l'uomo possiede una malvagità e una vanita innate, e quindi è volto a cercare di avere sempre ragione.
Tuttavia, leggendo questo libro, che mi ha tenuto compagnia per questi ultimi giorni d'estate, ho riflettuto sul mio punto di vista e capito che molte volte l'aver avuto ragione in una disputa ha portato solo a una vana gratificazione personale, e non al bene comune che ho imparato a riconoscere studiando filosofia in questi due anni.
Come dice Schopenhauer stesso, dovremmo essere fondamentalmente onesti con noi stessi: in questo modo, qualsiasi sia la diatriba, mireremmo esclusivamente a portare alla luce la verità, indipendentemente dalla sua conformità alla nostra posizione.
Daniel Giuffrida, 5 E
“Da che cosa deriva tutto questo?Dalla naturale cattiveria
del genere umano. Se questa non ci fosse,se nel nostro fondo fossimo leali, in
ogni discussione cercheremmo solo di portare alla luce la verità, senza affatto
preoccuparci se questa risulta conforme all’opinione presentata in precedenza
da noi o a quella dell’altro, diventerebbe indifferente”…”Ma qui sta il punto
principale. L’innata vanità, particolarmente suscettibile per ciò che riguarda
l’intelligenza, non vuole accettare che quanto da noi sostenuto in principio
risulti falso, e vero quanto sostiene l’avversario”.
Michela Quattrocchi, 5 E
Questo libro mi ha colpito da subito con il suo titolo di
forte impatto “L’arte di ottenere ragione”, consiglio a tutti la lettura di
questo libro, perché anche se si è abili nel sostenere un discorso o una
propria idea i 38 stratagemmi aiutano davvero a capire delle cose che magari a
noi sfuggono o a cui non diamo neanche la giusta importanza e che possono
essere decisive per la nostra “vittoria”.
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