"Per quanto tu possa camminare, e neppure percorrendo intera la via, tu potresti mai trovare i confini dell'anima: così profondo è il suo lógos".
(Eraclito, fr. 45 Diels-Kranz)
Di questo lógos che è sempre gli uomini non hanno intelligenza, sia prima di averlo ascoltato sia subito dopo averlo ascoltato; benché infatti tutte le cose accadano secondo lo stesso lógos, essi assomigliano a persone inesperte, pur provandosi in parole ed in opere tali quali sono quelle che io spiego, distinguendo secondo natura ciascuna cosa e dicendo com'è. Ma agli altri uomini rimane celato ciò che fanno da svegli, allo stesso modo che non sono coscienti di ciò che fanno dormendo. (fr. 1)
- Per chi ascolta non me, ma il lógos, sapienza è intuire che tutte le cose sono Uno, e l'Uno è tutte le cose. (fr. 69: A. Tonelli)
- Ad ogni uomo è concesso conoscere se stesso ed essere saggio. (fr. 116)
- « Polemos è padre di tutte le cose, di tutte re; e gli uni disvela come dèi e gli altri come uomini, gli uni fa schiavi gli altri liberi. » fr. 53
- L'Origine ama nascondersi. (fr. 116: A. Tonelli)
- φύσις κρύπτεσθαι φιλεῖ
- Una e la stessa è la via all'in sù e la via all'in giù. (fr. 60)
Ma questo lógos che è, gli uomini non lo comprendono mai, né prima di porgervi orecchio, né dopo averlo ascoltato. Anche se tutte le cose sorgono secondo esso, somigliano a coloro che non hanno esperienza, quando sperimentano parole e opere quali vado esponendo, io che distinguo ogni cosa secondo la sua origine, e la manifesto come è. Ma gli altri uomini non si accorgono delle cose che fanno da svegli, così come dimenticano quello che fanno dormendo. (fr. 70: A. Tonelli)
Ascoltando non me, ma il lógos, è saggio convenire che tutto è uno. (fr. 50)
Eraclito – olio su tavola (1628)
Hendrick Terbrugghen (Deventer 1588 - Utrecht 1629) Amsterdam - Rijksmuseum |
« La divinità è giorno-notte, inverno-estate, guerra-pace, sazietà-fame. Ed essa muta come il Fuoco. » |
(Frammento 67) |
"Ad ogni uomo è concesso conoscere se stesso ed essere saggio." (fr. 116)
RispondiEliminaOgni ha il diritto di conoscere la sua anima e di poterla arricchire.
Secondo Eraclito, ognuno di noi ha la possibilità (e il dovere) di conoscere ciò che risiede nella nostra anima . Inoltre, essa continua ad arricchirsi continuamente.
"Non troverai mai la verità se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspetti".
RispondiEliminaL'uomo non troverà mai la verità,tanto cercata,se non sarà disposto ad accettare anche le risposte peggiori e che non si sarebbe mai aspettato.
La citazione di Eraclito ricorda un po' il famoso modo di dire "la verità fa male"; infatti l'uomo deve essere disposto ad accettare qualsiasi riposta, anche se molto spesso non è la risposta desiderata. Questo significa che si devono accettare anche le cose che non ci saremmo mai aspettati,perchè è l'unica soluzione per riuscire a trovare la verità cercata.
“Non conoscerebbero neppure il nome della Giustizia, se non ci fossero cose ingiuste.”
RispondiEliminaNon ci sarebbe giustizia senza cose ingiuste né cose ingiuste senza giustizia.
Quest’aforisma spiega l’elemento fondamentale della filosofia di Eraclito ovvero la lotta fra gli opposti. Eraclito vede questa lotta come un qualcosa di essenziale, a differenza di Anassimandro che la vedeva come un’ingiustizia cosmica. Eraclito sosteneva infatti che il continuo passare da un contrario all’altro caratterizza il divenire,che dona realtà a tutte le cose.
“Io stesso muto nell'istante in cui dico che le cose mutano.”
La vita dell’uomo è soggetta ad un continuo mutamento, anche un singolo istante riesce a cambiare il modo di pensare e di agire dell’ uomo.
Quest’aforisma racchiude in sé il pensiero di Eraclito, il così detto “ panta rhei” (tutto scorre):tutto si muove,niente resta fermo e tutto trasmuta. Eraclito sostiene infatti che l’uomo,nelle varie fasi della propria vita, nonostante sia anagraficamente la stessa persona, è fisicamente e psicologicamente diverso.
"Polemos é padre di tutte le cose,di tutte re;e gli uni disvela come dèi e gli altri come uomini,gli uni fa schiavi gli altri liberi."(fr. 53)
RispondiEliminaLa guerra é padre di tutte le cose,di tutte quante; alcuni li disvela come dei,altri come uomini,altri li fa schiavi,altri liberi.
Per Eraclito la guerra fra gli opposti diventa essenza della vita e di tutte le cose.Questo conflitto disvela tutti gli esseri viventi ora come dei,ora come uomini o come schiavi o come uomini liberi.
"La natura ama nascondersi"
RispondiEliminaLa verità non è sempre chiara.
Secondo Eraclito, per trovare la verità in ogni cosa non bisogna fermarsi alle apparenze ma scavare più a fondo, perché la verità "ama nascondersi".
« La divinità è giorno-notte, inverno-estate, guerra-pace, sazietà-fame. Ed essa muta come il Fuoco. »
RispondiEliminaIl Dio è giorno e notte, inverno e estate,guerra e pace,sazietà e fame. E questo si trasforma come il fuoco.
Eraclito pensa che se non ci fosse il logos, non ci sarebbero gli opposti delle cose che si completano l'un l'altro
«La scimmia più bella è turpe al confronto della stirpe umana. »
RispondiElimina- Eraclito (Frammento 62)
Eraclito riporta la supremazia dell'essere umano su ogni altro animale.
Decantando l'intelligenza umana e proferendo che la bellezza e la rassomiglianza all'uomo
da parte di un altro animale non comportano corrispondenza con l'intelletto del genere umano.
"Noi scendiamo e non scendiamo nello stesso fiume, noi stessi siamo e non siamo" (fr. 49a DK)
RispondiEliminaIl fiume nel quale ci immergiamo non è mai lo stesso di un attimo fa, esso rimane il medesimo pur cambiando costantemente. Le sue acque cambiano, cosi come cambiamo noi. Non siamo più gli stessi, cambiamo fisicamente e psicologicamente. Tutto ciò non significa che non siamo più noi stessi poichè conserviamo lo stesso nome.
'Gli asini preferirebbero la paglia all’oro'.
RispondiEliminaLe persone 'dormienti' preferirebbero una risposta data senza ragionamenti ad un pensiero fondato e razionale.
Eraclito paragona le persone dormienti, ovvero quelle persone che, anche se ascoltano non riescono a capire, agli asini, in quanto animali ‘stupidi’ per eccellenza.
Sostiene che questo tipo di persona preferisce << la paglia all’oro >>, ovvero preferisce credere a quello che gli viene detto senza porsi domande e vivere nell'ignoranza perché farlo è molto più semplice che cercare l'oro, ovvero ragionare e usare la ragione per trovare una soluzione plausibile, fondata e razionale, ad un problema dell'uomo.
''Per quanto tu possa camminare, neppure percorrendo l'intera via, tu potresti mai trovare i confini dell'anima, così profondo è il suo lògos.'' (fr. 45)
RispondiEliminaPer quanto tu possa camminare, anche percorrendo l'intera via, non riuscirai mai a trovare il confine dell'anima, talmente profondo ed infinito è il suo lògos.
Non potremo mai dire di saper tutto su noi stessi, non conosceremo, mai, il nostro spirito fino in fondo, non riusciremo, mai, a trovare il confine dell'anima, talmente è vasta, infinita, e profonda come il lògos.
Anch'io penso che l'anima è un territorio talmente vasto da non poter mai essere conosciuto interamente.
Elimina« Non si può discendere due volte nel medesimo fiume non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell'impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va. »
RispondiEliminaIn questo aforisma ritroviamo il pensiero di Eraclito secondo cui tutto scorre. Non possiamo rivivere nello stesso modo ciò che è già passato. Non possiamo pensare di bagnarci due volte nello stesso fiume poichè l'acqua scorre, quindi sarà cambiata. Ma anche noi saremo diversi. In ogni momento siamo diversi dal momento precedente, ma allo stesso tempo sempre uguali a noi stessi. Nulla resta sempre uguale a com'era un secondo fa, è tutto un continuo mutare.
"Per chi ascolta non me, ma il lógos, sapienza è intuire che tutte le cose sono Uno, e l'Uno è tutte le cose. (fr. 69: A. Tonelli)"
RispondiEliminaColoro che non ascoltano le mie parole, ma il Logos, vengono a conoscenza del significato della sapienza. Essa sta nell'intuire che la molteplicità e le contraddizioni di tutte le cose appartengono ad un solo elemento costitutivo (o Logos). Quest'ultimo comprende tutte le cose.
Secondo Eraclito i contrari possiedono una segreta unità. Quest'ultima si esplicita con il Logos, che viene inteso come Ente d'origine di ogni conoscenza e di ogni manifestazione. Dunque il Logos è anche intelligenza. Di fatto nella prima parte del frammento Eraclito fa appello al Logos per alludere all'intelligenza umana, fondamentale per capire l'origine di tutte le cose.
"L'erudizione non insegna ad avere intelligenza...perché in una sola cosa consiste la sapienza,nell'intendere la ragione,che governa tutto il mondo dappertutto".
RispondiEliminaIl possesso di molte conoscenze non insegna ad essere intelligenti...perché la saggezza consiste solo in una cosa,nel capire la ragione. Infatti essa é presente dappertutto,in tutto il mondo.
Secondo Eraclito,l'intelligenza non dipende dalla quantità di argomenti che si conoscono,ma egli sostiene che essa consista nel capire la ragione,la quale é presente dappertutto.
"Ad ogni uomo è concesso conoscere se stesso ed essere saggio"
RispondiEliminaOgni uomo deve conoscere se stesso e il proprio pensiero e deve essere sicuro di quello che dice
Secondo me gli uomini devono saper esprimere le proprie opinioni e i loro pensieri facendo capire a tutti quello che pensano.
« La divinità è giorno-notte, inverno-estate, guerra-pace, sazietà-fame. Ed essa muta come il Fuoco. »
RispondiEliminaLa nostra divinità è il giorno che si alterna alla notte, l'inverno all'estate, la guerra alla pace, la sazietà e la fame. Ed esse non sono sempre allo stesso stato, ma mutano continuamente, come il fuoco.
Secondo me, questo è l'aforisma che rappresenta meglio Eraclito, perché parla del rapporto di opposizione tra gli elementi che sono intorno a noi. Il primo non potrà fare a meno del secondo e viceversa (senza l'estate non ci sarà l'inverno ecc.) perché uno ha bisogno dell'altro per continuare ad esistere e il loro rapporto muta continuamente come il fuoco che non ha mai la stessa forma. Io penso che tutto ciò sia giusto, anche perché la stessa cosa la possiamo trovare nell'uomo che non è un'identità statica, ha diverse emozioni (spesso opposte) che lo caratterizzano ed è in continuo mutamento come il fuoco.
"L'armonia nascosta vale più di quella che appare"
RispondiEliminaL'armonia raccoglie tutto in una sola cosa. Non sempre però l'armonia è ciò che appare, quindi non si riesce trovare a prima vista.
Questa armonia si può trovare solo dopo un'accurata analisi, andando nel profondo del significato dell'argomento in questione.
La ragione ci permette di trovare l'armonia nascosta e, secondo me, il fatto che non tutti riescano a vederla, determina anche il tipo di persona che siamo:
-Dormienti, quindi ci si ferma all'apparenza.
-Svegli, non ci si può accontentare della sola risposta superficiale, quindi si deve trovare la risposta oltre la superficie.
Solo dopo aver ragionato e sovrapposto ipotesi su ipotesi si riesce a trovare l'armonia nascosta, che vale molto di più perché :
1) Se è nascosta significa che non a tutti è dato conoscerla, ma solo a persone in possesso della ragione, quindi si tratta di qualcosa di veramente prezioso.
2) È un'armonia diversa, o almeno lo sembra, perché quando la si trova ( dopo tanta fatica) sembrerà qualcosa di meraviglioso, sia perché l'armonia stessa è meraviglia, ma soprattutto perché si è riusciti a trovarla attraverso il proprio intelletto con tanta fatica.