post di Valentina Maccarrone
5 E
L'interpretazione dei sogni di Sigmund Freud pubblicato
nel 1899 viene considerato da molti il libro del secolo in campo letterario,
oltre che dal punto di vista della psicoanalisi. Nei mesi
successivi alla pubblicazione di questo libro, egli si propone di scrivere una
versione più sintetica e semplice della dottrina del sogno. Qui Freud espone i
risultati ottenuti tramite l'applicazione della psicoanalisi allo studio dei
sogni. Il metodo che egli utilizza procede scomponendo il sogno nei suoi vari
elementi e ricercando per ogni elemento le associazioni possibili. Freud
presenta una distinzione fra contenuto manifesto e contenuto
latente (il primo indica ciò che nel sogno appare chiaro, mentre il secondo è ciò a cui si
arriva attraverso l'analisi) e definisce la trasformazione da contenuto latente
a contenuto manifesto come lavoro onirico. Nel testo vengono
esposte le principali attività oniriche (condensazione, spostamento ,
revisione secondaria e rimozione) approfondite e spiegate
opportunamente anche attraverso esempi ricavati da casi di pazienti dello
stesso Freud. Attraverso il rapporto tra
contenuto latente e contenuto manifesto si distinguono tre categorie in cui
possono essere suddivisi i sogni. Del primo gruppo fanno parte i sogni sensati
e intelligibili insieme; del secondo i sogni coerenti in se stessi e con un
chiaro contenuto, ma che sorprendono; e infine del terzo fanno parte i sogni
che appaiono incoerenti, confusi e privi di senso. In conclusione, il fondatore
della psicoanalisi parla del sogno come custode del sonno,
che per mezzo delle attività oniriche allontana gli stimoli esterni mostrando
il desiderio appagato e permettendo la continuazione del sonno. Concludendo: il
testo è articolato, ma viene reso facilmente comprensibile mediante gli esempi
riportati, incrementando così la curiosità del lettore sull'argomento.
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