Questo percorso di riflessione filosofica procede
analizzando
IL RAPPORTO
TRA RAGIONE E OLOCAUSTO
attraverso le analisi
condotte sul tema da quattro
autorevoli studiosi:
HANNAH
ARENDT, TH. ADORNO, MAX HORKHEIMER, ZYGMUNT BAUMAN
Le domande
che ci poniamo per procedere sono le
seguenti:
è possibile che l’Occidente, illuminato dalla ragione e
dalla forza che da essa scaturisce ed
emana, non solo sul piano speculativo ma anche su quello più specificamente
pratico ed operativo, abbia potuto “partorire” e poi anche giustificare
ideologicamente quello che
Hannah Arendt definisce
“il male assoluto, impunibile e imperdonabile”?
Quale “ragione” ha permesso tutto questo?
A quale ragione dobbiamo fare appello per un futuro umano?
a cura della prof.ssa Grazia Messina
“Il passato storico, non più dell'ordine della natura, non ha senso in sé stesso, non secerne da solo alcun valore: senso e valore vengono dai soggetti umani che li interrogano e li giudicano”. Con questa riflessione lo storico e filosofo Tzvetan Todorov, evidenzia la necessità di non banalizzare la memoria storica, riducendola ad arida commemorazione rituale, ma di analizzarla attivamente per ricavarne principi di validità universale. Ricordare vuol dire soprattutto prendere coscienza di ciò che è stato, mettendo in relazione passato e presente. Infatti, nonostante un genocidio di portata comparabile a quello ebraico possa sembrare irripetibile, possiamo essere certi che la medesima idea non risorga per dare risposta alle odierne emergenze sociali? Chi ci garantisce che i pregiudizi e l'insofferenza che oggi consideriamo innocui, non si trasformino in puro odio razziale domani? Almeno di una cosa si può essere certi, se ognuno interiorizzasse i valori e gli insegnamenti offerti dagli avvenimenti passati, il rischio di una ricaduta diminuirebbe drasticamente.
RispondiEliminaOgni volta che ricordiamo lo sterminio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale, ci poniamo sempre la stessa domanda e cioè come una simile tragedia sia potuta accadere nel XX secolo, nel mondo occidentale, famoso per la presenza di illustri filosofi e letterati, per scoperte scientifiche molto importante e per un’industrializzazione ben avviata. In questo contesto, come ha potuto “la ragione umana” concepire e realizzare “l’Olocausto”? Importanti studiosi come Hannah Arendt, TH. Adorno, Max Horkheimer e Zygmunt Bauman hanno analizzato il problema e tenendo conto delle loro considerazioni, io penso che quando l’intelligenza, le conoscenze scientifiche e tecnologiche sono sfruttate e applicate da uomini privi di valori etici e morali, animati solo dalla sete di potere e di ricchezza, che mirano a conservare e mantenere a tutti i costi quello che hanno conquistato, allora possono diffondersi ideologie antisemitiche, possono nascere governi totalitari che realizzano stermini come quello degli ebrei e li presentano alle masse popolari come “necessari” ed “inevitabili”.
RispondiEliminaRicordando ogni anno l’Olocausto, rinnoviamo il nostro impegno affinchè in futuro non si ripetano più eventi così tragici. Secondo me, per realizzare questo proposito, in ogni Stato i cittadini dovrebbero adoperarsi per evitare la diffusione di teorie politiche che tengano in scarsa considerazione le diversità; combattere il livellamento culturale e la riduzione del pluralismo politico ed intellettuale.