L'ELLENISMO
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LE NUOVE FILOSOFIE
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Gallione, fratello mio, tutti
aspiriamo alla felicità, ma, quanto a conoscerne la via, brancoliamo come
nelle tenebre. E’ infatti così difficile raggiungerla che più ci affanniamo a
cercarla, più ce ne allontaniamo, se prendiamo una strada sbagliata; e se
questa, poi, conduce addirittura in una direzione contraria, la velocità con
cui procediamo rende sempre più distante la nostra meta.
Perciò dobbiamo avere innanzitutto ben chiaro quel che vogliamo, dopodiché cercheremo la via per arrivarci, e lungo il viaggio stesso, se sarà quello giusto, dovremo misurare giorno per giorno la strada che ci lasciamo indietro e quando si fa più vicino quel traguardo a cui il nostro impulso naturale ci porta.
E’ certo che, sino a quando vagheremo a caso, non seguendo una guida ma ascoltando lo strepito delle voci discordi che ci spingono in direzioni diverse, la nostra vita, già breve di per sé, si consumerà in questo andare errabondo, anche se c’impegniamo giorno e notte, animati dalle migliori intenzioni.
Fissiamo dunque bene la meta e scrutiamo attentamente il modo per poterla raggiungere, con l’aiuto di un esperto che abbia già intrapreso ed esplorato il cammino che stiamo per affrontare, perché questo non ha nulla a che vedere con tutti gli altri, in cui sentieri precisi e le indicazioni forniteci dagli abitanti dei luoghi che attraversiamo c’impediscono di sbagliare: qui sono proprio le strade più battute e più frequentate a trarci in errore.
Non c’è dunque nulla di peggio che seguire, come fanno le pecore, il gregge di coloro che ci precedono, perché essi ci portano non dove dobbiamo andare, ma dove vanno tutti.
Questa è la prima cosa da evitare. Niente c’invischia di più in mali peggiori che l’adeguarci al costume del volgo, ritenendo ottimo ciò che approva la maggioranza, e il copiare l’esempio dei molti, vivendo non secondo ragione ma secondo la corrente.
Perciò dobbiamo avere innanzitutto ben chiaro quel che vogliamo, dopodiché cercheremo la via per arrivarci, e lungo il viaggio stesso, se sarà quello giusto, dovremo misurare giorno per giorno la strada che ci lasciamo indietro e quando si fa più vicino quel traguardo a cui il nostro impulso naturale ci porta.
E’ certo che, sino a quando vagheremo a caso, non seguendo una guida ma ascoltando lo strepito delle voci discordi che ci spingono in direzioni diverse, la nostra vita, già breve di per sé, si consumerà in questo andare errabondo, anche se c’impegniamo giorno e notte, animati dalle migliori intenzioni.
Fissiamo dunque bene la meta e scrutiamo attentamente il modo per poterla raggiungere, con l’aiuto di un esperto che abbia già intrapreso ed esplorato il cammino che stiamo per affrontare, perché questo non ha nulla a che vedere con tutti gli altri, in cui sentieri precisi e le indicazioni forniteci dagli abitanti dei luoghi che attraversiamo c’impediscono di sbagliare: qui sono proprio le strade più battute e più frequentate a trarci in errore.
Non c’è dunque nulla di peggio che seguire, come fanno le pecore, il gregge di coloro che ci precedono, perché essi ci portano non dove dobbiamo andare, ma dove vanno tutti.
Questa è la prima cosa da evitare. Niente c’invischia di più in mali peggiori che l’adeguarci al costume del volgo, ritenendo ottimo ciò che approva la maggioranza, e il copiare l’esempio dei molti, vivendo non secondo ragione ma secondo la corrente.
(SENECA, De vita beata)
percorso storico-filosofico
schema
per raggiungere la felicità le filosofie propongono:
STOICISMO
APATIA-ATARASSIA
EPICUREISMO
APONIA-ATARASSIA
SCETTICISMO
EPOCHE'-AFASIA-ATARASSIA
LA LETTERA A MENECEO O SULLA FELICITA'
per raggiungere la felicità le filosofie propongono:
STOICISMO
APATIA-ATARASSIA
EPICUREISMO
APONIA-ATARASSIA
SCETTICISMO
EPOCHE'-AFASIA-ATARASSIA
LA LETTERA A MENECEO O SULLA FELICITA'
di EPICURO
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