Esiste una formula per raggiungere la felicità? Per dare risposta a questo e agli infiniti interrogativi che si scatenano indagando sulla questione, il Festival della Scienza quest'anno, dal 17 al 20 gennaio all'Auditorium di Roma, propone una kermesse con grandi nomi della ricerca scientifica italiana e internazionale, filosofi, storici della scienza, scrittori, esperti. Da Sonam Phuntsho a Mark Williamson, da Amartya Sen a Darrin McMahon, da Gustavo Zagrebelsky a Ezio Mauro, da Shimon Edelman a Paul Bloom. Incontro dopo incontro, il tentativo sarà cercarla, trovare una sede di questa felicità. Il cervello, forse? E quali le formule per conquistarla? Insomma provare a capire se questo pervasivo oggetto dell'indagine umana è il frutto di una reazione chimica, o è qualcosa di più profondo dentro di noi e in che misura il mondo che ci circonda la può influenzare.
Il tema è affascinante e non risparmia nessuno: tutti gli uomini, sosteneva Socrate, agiscono sempre e comunque per raggiungere la felicità, la loro eudaimonia.
In attesa di aggiungere qualcosa a quanto già sia stato detto fino ad oggi da filosofi e scienziati per comprendere la formula del vivere felici :-), possiamo iniziare la nostra ricerca con questo
Cosa augurare dunque? Buona ricerca a tutti, il Grande Sogno vi aspetta!
Dopo aver letto le 10 regole per il Great Dream, mi è venuta una voglia sfrenata di partecipare al Festival che si terrà a Roma..Peccato per la distanza, potrebbe essere stata una cosa interessantissima e molto costruttiva, per tutti.
RispondiEliminaScrive il filosofo Maurizio Ferraris:
RispondiElimina"Come riconoscere la felicità? […]
Primo, la felicità richiede un oggetto. […] la felicità dipende dall’esistenza di qualcosa nel mondo (e questo mondo può essere anche la nostra psiche) che ci rende felici: una persona, una cosa, una speranza, anche un’idea. […]
Secondo, non può essere un fatto puramente individuale. Freud diceva che non si ride e non si piange mai da soli, e credo che avesse ragione. L’uomo è un animale politico, vale a dire un animale che sta in società. [...]
Infine, e soprattutto, non si deve dimenticare che la ricerca ossessiva della felicità è da annoverarsi tra le cause maggiori di infelicità."
Più che all'interno di noi stessi,la felicità viene da agenti esterni,a parer mio. La felicità è tornare a casa,in famiglia,dopo un lungo viaggio e sentire tutti vicini,sono le note di una canzone che non senti da tanto che ti rievocano sensazioni piacevoli,è stare con chi ami. La felicità sta già nella sua ricerca.
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