post di Sveva Scandurra, 5 A
Sono sempre
stata incuriosita da come il nostro inconscio sia in grado di influenzare
pensieri e azioni. Così, dopo aver letto una breve introduzione del libro
“Psicopatologia della vita quotidiana”, sono stata catturata dall'opera. Mi affascina molto il mondo della
psicologia soprattutto poiché ancora a me ignoto e, nonostante l’approccio a
questo libro non sia stato molto semplice, ho potuto apprendere molti aspetti
della nostra psiche.Ho
spesso sentito parlare di lapsus freudiani ma mai avevo capito di cosa si parlasse
realmente, nonostante mi capiti quotidianamente di dimenticare nomi, leggere
parole al posto di altre, sbagliare la pronuncia di certe parole, e certo non avrei prima detto che tutto ciò fosse legato ad operazioni del nostro inconscio. Nei lapsus
che abbiamo durante una conversazione si ha l’influenza di pensieri estranei
all’intenzione che ha provocato il discorso, ma che comunque sono sufficienti per
spiegare il lapsus che si è verificato.Essi talvolta mettono a nudo l’intima
sincerità e diventano un modo di esprimere se stessi. Ciò che mi ha stupito infatti
è stato proprio come Freud, narrando esempi riportati dalla propria esperienza
con suoi pazienti, sia riuscito a capire molto riguardo la loro storia e la
loro personalità dopo aver ascoltato un solo dettaglio dei loro discorsi. Un
altro particolare interessante è dato da come il nostro inconscio sia in grado di
selezionare i ricordi della nostra infanzia: ci capita infatti che nel momento
in cui riaffiorano alla nostra memoria dei ricordi infantili, essi non abbiano
nessuna caratteristica che li renda davvero degni di occupare un posto tra i nostri
ricordi. Eppure Freud ci dimostra come essi, nonostante sembrino inizialmente
inutili, siano in realtà collegati ad eventi ben più importanti.
Dopo la
lettura ciò che mi rimane da pensare è come le nostre azioni non dipendano solo
da ciò che decidiamo di fare ma da ciò che siamo realmente, e nonostante noi
cerchiamo di celare alcuni lati del nostro carattere, essi potranno emergere in un
modo o nell’altro senza che ciò dipenda da noi.
Sono tanti i
lati della nostra mente che ho scoperto ed è per questo che definirei la
lettura di questo libro un vero e proprio viaggio nei luoghi più misteriosi del
nostro Io.
Nonostante
il fascino della lettura, più volte mi è capitato di doverla interrompere a
causa di una mia distrazione: il libro infatti non ne concede alcuna. Il
linguaggio utilizzato non è sempre semplice e, il fatto che la lingua originale
sia il tedesco, nella traduzione non permette una piena comprensione di alcuni esempi riportati. Talvolta risulta anche noiosa
l’elencazione di numerosi esempi molto simili tra loro ma che certamente
servivano all’autore per dare più validità alle sue tesi.
In
conclusione, consiglio il libro a tutti coloro che sono sempre curiosi di sapere
quale sia il motivo di determinate azioni, nonostante non ce ne sia uno
apparente, a coloro che hanno sempre voglia di apprendere e di conoscere se
stessi, prerogativa fondamentale per un approccio con il mondo esterno.
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