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lunedì 16 settembre 2019

leggere sull'adolescenza

"IL GIOVANE HOLDEN"
Romanzo classico sull'adolescenza


Il giovane Holden di Jerome David Salinger è il romanzo che ho scelto di leggere in quest'ultimo mese estivo,  un libro di cui avevo spesso sentito parlare, poiché ha avuto molto successo, ma che non avevo ancora avuto l'occasione di leggere.
Desideravo abbandonarmi ad una lettura piacevole e interessante, appropriata al periodo della vita nel
quale mi ritrovo, ovvero l'adolescenza. Questo è uno dei motivi principali per il quale ho deciso di leggere proprio questo romanzo classico, adatto a mio parere non solo agli adolescenti. Il giovane Holden mi era stato anche più volte consigliato e presentato come un libro divertente e sarcastico: in effetti all'interno del romanzo vi è un'evidente nota sarcastica, ma divertente non è l'unico aggettivo di cui ci si può avvalere per definire questo romanzo.  
Salinger, tramite il giovane sedicenne, Holden, è stato in grado di descrivere e raffigurare in un unico personaggio, il protagonista, le emozioni e le sensazioni provate da un qualsiasi adolescente. Il libro in sé, nonostante non vi sia un'evoluzione o importanti avvenimenti che sconvolgono la vicenda narrata, è incentrato proprio sulla personalità del protagonista. Ed è proprio il suo carattere impulsivo che al termine della lettura mi è rimasto più impresso e mi è impossibile dimenticarlo. "Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira", questa, è una delle tante frasi di  Holden nel testo.  In questo caso però, al termine della lettura, una chiacchierata vorreste farla con piacere piuttosto che con l'autore, Salinger, con lo stesso Holden. Inoltre, ciò che mi ha lasciato questa lettura è stata l'importanza e il valore dei fratelli. Holden ha un profondo legame con i tre fratelli, per lui rappresentano dei veri e propri punti di riferimento in un mondo in cui non ha ancora trovato il suo posto. L'amatissimo fratello Allie era morto tre anni prima e spesso nei suoi pensieri si rivolge direttamente a lui, quasi fosse ancora vivo e stessero realmente dialogando. Il fratello maggiore D.B. viene spesso nominato da Holden, ma non compare mai nel corso della vicenda. Holden tuttavia nutre una vera stima nei suoi confronti, nonostante non appoggi alcune sue scelte. Phoebe è l'unica sorella che appare e con cui parla davvero, l'affetto che prova verso di lei è incondizionato. Spesso la descrive sveglia e intelligente e lei è stata
l'unica della famiglia a cui ha rivelato di essere stato espulso dall'ennesima scuola a causa del suo basso rendimento. 
Ciò che mi ha più sorpreso in questo romanzo è stato il fatto che, nonostante sia stato scritto
molti anni fa e non è ambientato nei nostri giorni, ricorre ad un linguaggio semplice e abbastanza scorrevole, rendendo l'autore stesso quasi contemporaneo. Inoltre, sono anche evidenti degli stereotipi che tuttora persistono nella nostra società, di cui Holden mostra di avere una grande
consapevolezza. Mi ha sorpreso anche un aspetto del carattere di Holden: egli  si atteggia
spesso come un duro e come un ragazzo che ha compreso ogni cosa dalla vita, ma in effetti ha paura di crescere e diventare adulto ed è proprio per nascondere le proprie insicurezze che si finge spesso un uomo maturo, grazie soprattutto alla sua altezza che glielo permette e a qualche capello bianco. Holden non vuole diventare come gli adulti, prova infatti un senso di ribellione verso l'ipocrisia degli uomini, ogni uomo per lui è "ipocrita" (è proprio questa la parola più frequente e più utilizzata da Holden). Talvolta però Holden sembra fin troppo infantile, infelice e malinconico nei suoi discorsi. Egli stesso si definisce pazzo e depresso. Questo è uno degli aspetti del libro che non ho apprezzato poiché lui non riesce a vivere pienamente e serenamente la propria adolescenza. Un altro aspetto che non mi è piaciuto, come avevo già anticipato sopra, è che in alcuni momenti la storia mi è quasi sembrata statica, non vi era nessun avvenimento che sconvolgeva realmente la vicenda. 

"Il giovane Holden" è accessibile a tutti. Soprattutto lo consiglio a coloro che stanno attraversando dei periodi della vita nei quali si sentono soli e non trovano la giusta strada, anche perchè tratta non solo dell'adolescenza ma di tanti altri aspetti ad essa attinenti.

Maria Rita Puccio, 4 A

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