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martedì 28 marzo 2017

ancora antisemitismo in Ungheria



«Quando ci sono cambiamenti forti, cadono le statue; abbattute. 
A Budapest, l’amministrazione della città ha deciso di abbattere la statua di Gyorgy Lukacs, grande e famoso pensatore marxista, che ha influenzato l’occidente intero. 
La repulsione per il tallone staliniano non consente evidentemente sottigliezze da intellettuali. Le statue e i monumenti, però, sono la memoria di pietra della propria storia e civiltà. Così, giù un monumento, su un altro, che faccia vibrare le corde dell’orgoglio e possa rimanere negli occhi e nella mente dei bambini, additati dagli adulti ad esempio. 
Poco distante, allora, la stessa amministrazione ha deciso di erigere un altro monumento: a Balint Homan. 
Conoscevo Lukacs; non conoscevo Holman, che  non ha certo altrettanta fama in occidente, fuori dall’Ungheria, ma è ben conosciuto in patria e dagli ebrei d’Europa. 
Nazista, è stato responsabile della loro deportazione dall’Ungheria verso i campi di sterminio»

Umberto Pradella

di Martina Morabito, 5 I

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