Incontro con David Grossman il prossimo martedì 23 giugno, ore 19,00
Ingresso libero al San Domenico di Taormina
David Grossman è un attivista e sostenitore della sinistra israeliana, in particolare del Partito Laburista, dai tempi di Yitzhak Rabin, ed è un critico della politica governativa nei confronti dei palestinesi di Gaza e Cisgiordania. Queste posizioni gli attirano da sempre le critiche e le ostilità della destra.
Come gran parte degli israeliani, Grossman ha però sostenuto Israele durante la guerra israelo-libanese del 2006, condotta contro le milizie del partito islamico Hezbollah, ma il 10 agosto 2006, insieme agli autori Amos Oz e Abraham Yehoshua, ha parlato durante una conferenza stampa chiedendo al governo di trovare un accordo per un cessate il fuoco
come base per negoziati che portassero a una soluzione concordata,
definendo ulteriori azioni militari come "pericolose e controproducenti"
ed esprimendo preoccupazione per il governo libanese.
Due giorni dopo, suo figlio Uri, di 20 anni, militare di leva nella
guerra in questione, è stato ucciso da un missile anticarro durante
un'operazione delle Forze di Difesa Israeliane nel sud del Libano volta a massimizzare quanto ottenuto contro Hezbollah poco prima del cessate il fuoco imposto dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. L'impegno di Grossman in favore della pace e del dialogo con arabi e musulmani è di conseguenza aumentato durante gli anni recenti.
I mezzi di comunicazione di massa
pongono il singolo in primo piano, lo consacrano persino, incanalandolo
sempre più verso se stesso. Anzi, in fin dei conti, esclusivamente
verso se stesso: verso i suoi bisogni, i suoi interessi, le sue
aspirazioni, le sue passioni. In mille modi, palesi o nascosti, liberano
l'individuo da ciò di cui lui è in ogni caso ansioso di liberarsi: la
responsabilità verso gli altri per le conseguenze delle sue azioni. E
nel momento in cui lo fanno ottenebrano la sua coscienza politica,
sociale e morale, lo trasformano in un materiale docile alle
manipolazioni da parte di chi controlla i mezzi di comunicazione e di
altri. In altre parole lo trasformano in massa.
David Grossman, da Raccontare una storia per salvare gli uomini
Myriam,
tu non mi conosci e, quando ti scrivo, sembra anche a me di non conoscermi. A dire il vero ho cercato di non scrivere, sono già due giorni che ci provo, ma adesso mi sono arreso.
Ti ho vista l'altro ieri al raduno del liceo. Tu non mi hai notato, stavo in disparte, forse non potevi vedermi. Qualcuno ha pronunciato il tuo nome e alcuni ragazzi ti hanno chiamato "professoressa". Eri con un uomo alto, probabilmente tuo marito. È tutto quello che so di te, ed è forse già troppo. Non spaventarti, non voglio incontrarti e interferire nella tua vita. Vorrei piuttosto che tu accettassi di ricevere delle lettere da me....
tu non mi conosci e, quando ti scrivo, sembra anche a me di non conoscermi. A dire il vero ho cercato di non scrivere, sono già due giorni che ci provo, ma adesso mi sono arreso.
Ti ho vista l'altro ieri al raduno del liceo. Tu non mi hai notato, stavo in disparte, forse non potevi vedermi. Qualcuno ha pronunciato il tuo nome e alcuni ragazzi ti hanno chiamato "professoressa". Eri con un uomo alto, probabilmente tuo marito. È tutto quello che so di te, ed è forse già troppo. Non spaventarti, non voglio incontrarti e interferire nella tua vita. Vorrei piuttosto che tu accettassi di ricevere delle lettere da me....
David Grossman, Che tu sia per me il coltello, incipit
scrittore ed uomo straordinario
in assoluto tra i miei preferiti
andiamo in gruppo all'incontro?
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