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venerdì 21 marzo 2014

i maestri del sospetto


 Pur essendo esponenti di dottrine diverse fra di loro, anzi opposte su molti punti, Marx, Nietzsche e Freud sono accomunabili nell’opposizione ad una fenomenologia del sacro come propedeutica alla rivelazione del senso. La loro critica è occasione per “liberare l’orizzonte per una parola piú autentica”.



"Se risaliamo alla loro intenzione comune, troviamo in essa la decisione di considerare innanzitutto la coscienza nel suo insieme come coscienza “falsa”. Con ciò essi riprendono, ognuno in un diverso registro, il problema del dubbio cartesiano, ma lo portano nel cuore stesso della fortezza cartesiana. Il filosofo educato alla scuola di Cartesio sa che le cose sono dubbie, che non sono come appaiono; ma non dubita che la coscienza non sia cosí come appare a se stessa; in essa, senso e coscienza del senso coincidono; di questo, dopo Marx, Nietzsche e Freud, noi dubitiamo. Dopo il dubbio sulla cosa, è la volta per noi del dubbio sulla coscienza.
Ma questi tre maestri del sospetto (Marx, Nietzsche, Freud) non sono altrettanti maestri di scetticismo; indubbiamente sono tre grandi “distruttori”; e tuttavia anche questo fatto non deve ingannarci; la distruzione, afferma Heidegger in Essere e tempo, è un momento di ogni nuova fondazione, compresa la distruzione della religione, nella misura in cui essa è, secondo Nietzsche, un “platonismo per il popolo”. È oltre la “distruzione” che si pone il problema di sapere ciò che ancora significano pensiero, ragione e persino fede.
Ora tutti e tre liberano l’orizzonte per una parola piú autentica, per un nuovo regno della Verità, non solo per il tramite di una critica “distruggitrice”, ma mediante l’invenzione di un’arte di interpretare. Cartesio trionfa del dubbio sulla cosa con l’evidenza della coscienza; del dubbio sulla coscienza essi trionfano per mezzo di una esegesi del senso. A partire da loro, la comprensione è una ermeneutica; cercare il senso non consiste piú d’ora in poi nel compitare la coscienza del senso, ma nella decifrazione delle espressioni.
 
Paul  Ricoeur, De l’interprétation. Essai sur Freud, Paris, 1965, trad. it. Dell’interpretazione. Saggio su Freud, di E. Renzi, Il Saggiatore, Milano, 1967, pagg. 46-48


Paul Ricœur (Valence27 febbraio 1913 – Châtenay-Malabry20 maggio 2005),  filosofo francese vicino con i suoi studi  alla fenomenologia e all'ermeneutica, ha sviluppato un dialogo costante fra queste e le scienze umane e sociali. Si è interessato di logica, di esistenzialismo cristiano e teologia protestante, di politica e di storia

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