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domenica 4 agosto 2013

L'arte di essere felici






una recensione:
L'ARTE DI ESSERE FELICI
di LUCIO ANNEO SENECA

post di Fabio Lazzaro


Seneca si rivolge con questo dialogo al fratello Anneo Novato illustrandogli la vera via per conseguire una vita felice. Il dialogo è molto scorrevole e riesce a condurre il lettore all’interno di questa via, aiutandolo a non seguire i falsi piaceri, che sono meschini poiché ci distoglierebbero soltanto dal nostro obiettivo: la felicità.
Un’importante distinzione che mi ha colpito è quella fra il saggio e l’uomo comune. Il secondo infatti non potrà mai raggiungere uno stato di tranquillità poiché è" inondato "da futili piaceri e da ricchezze di cui è schiavo e di cui non può farne a meno.
Il saggio, invece, non rifiuta questi appagamenti bensì se ne serve, li sfrutta. Anch’egli possiede delle ricchezze ma, a differenza dello stolto, li “mescola” alla liberalità affinché possano fruirne tutti coloro che non hanno avuto questa fortuna.
Di particolare rilievo è per Seneca la figura di quel saggio che , distaccatosi dalle passioni e raggiunta la virtù, diviene imperturbabile e non teme neanche la morte. Sicuramente, la strada per questa superiore autosufficienza interiore è difficile e piena di ostacoli, per questo serve l’ausilio di una costante pratica della virtù. Tutte queste riflessioni sviluppate da Seneca sono necessarie per illuminare la retta via alle persone che ancora badano e vivono solo di tutti i piaceri che, sicuramente, prima o poi svaniranno.
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2 commenti:

  1. Ho letto questo libro..eccezionale, sono rimasto veramente senza parole..Seneca era, ed è, un grande.

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  2. La Felicità,Seneca. Riflessioni

    Questo mio parlare è rivolto a chi è imperfetto, a mezza via, parte sano, non a chi è sapiente

    Lucio Anneo Seneca


    Seneca parla direttamente,non ha inibizioni,dice solo quello che ha da dire,parla a chi non è superbo e pieno di sè,a chi a mezza via sa di essere importante ma non indispensabile. C'è un motivo se ancora dopo piu di 2000 anni continuano a stampare Seneca,oltre al fatto economico che tutti i diritti d'autore vanno alle case editrici.Seneca vende,nonostante la scuola a volte te lo imponga, e te lo faccia anche odiare,c'è chi lo apprezza ancora,chi lo ricerca. Aveva capito tanto della vita,forse anche troppo,tanto da essere censurato in alcune opere. Il sapere è pericoloso, rende forti ed è difficile riuscire a manipolare una persona intelligente. Ma Seneca nelle sue lettere denuncia tutti, sia persone che fatti, e sostiene che la vita stessa che, a volte ,ci spinge verso uno stato di infelicità e caos,ma sta a noi uscirne. Credo che Seneca ci abbia dato una delle più grandi lezioni di vita. Sta a noi decidere e dare peso e importanza alle cose, se raggiungiamo un equilibrio la tranquillità è vicina e la felicità ancora un passo più in là.


    La felicità è coltivazione del benessere,del bene,il raggiungimento di una condizione di pace,la si potrebbe definire così.Ma credo che la felicità non sia tranquilla anzi,è agitata,sono farfalle nello stomaco,notti insonni,è il viaggio non la meta.La felicità è lotta e questo Seneca l'aveva capito,perchè la felicità sta nelle piccole cose,è un sorriso a 36 denti che ti esplode in faccia come dei fuochi spettacolari in cielo la notte del 31 dicembre. La felicità è conosciuta da persone semplici che non si arrendono mai.


    Giulia Casella

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