Platone ricorre talvolta ad un uso meta-filosofico del mito:
il mito viene usato per alludere a qualcosa che va oltre le capacità della filosofia, che sta per così dire al di sopra, al di là della filosofia, per questo si può definire meta-filosofico, ad esempio il destino delle anime dopo la morte. Secondo Platone questo non è oggetto di conoscenza filosofica, non è possibile dire con certezza quale sarà questo destino.
Tuttavia è necessario in qualche modo immaginarcelo e questo ci è consentito dal mito.
Il mito in questo caso è un discorso che va oltre la filosofia, che non è filosofico, che è rischioso quindi, che può anche non essere vero, ma è un rischio come dice Platone nel Fedro, che deve essere corso, un rischio che è bello.
Di questo tipo sono i miti appunto della biga alata nel Fedro e il mito di Er nella Repubblica.
ecco alcune schede preparate dagli studenti:
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