"Uno dei miei obiettivi è quello di trasmettere almeno in parte la
mia meraviglia dinanzi alla complessità biologica a quegli occhi che
sono sempre rimasti chiusi dinanzi ad essa. Ma, una volta magnificato il
mistero, l’altro mio obiettivo è quello di eliminarlo e di spiegarne la
soluzione (Prefazione, p. 8) .
Il darwinismo, a differenza dell’«einsteinismo», sembra esser
considerato un facile bersaglio da critici di qualsiasi livello di
ignoranza, forse perché - come notò acutamente Jacques Monod - tutti credono
di capirlo. […]
Noi siamo del tutto abituati all’idea che una complessa
eleganza presupponga un progetto, frutto di abilità e di
intenzionalità. Questa è probabilmente la ragione più forte a sostegno
della fede - condivisa dalla grande maggioranza delle persone, in
passato come oggi - in una qualche sorta di divinità soprannaturale
(11).
Certo, per quanto l’ateismo possa esser stato logicamente sostenibile
prima di Darwin, soltanto Darwin creò la possibilità di adottare un
punto di vista ateo con piena soddisfazione intellettuale (22).
Illusione del disegno - La selezione naturale è l’orologiaio cieco,
cieco perché non vede dinanzi a sé, non pianifica conseguenze, non ha in
vista alcun fine. Eppure, i risultati viventi della selezione naturale
ci danno un’impressione molto efficace dell’esistenza di un disegno
intenzionale di un maestro orologiaio; che alla base della complessità
della natura vivente ci sia un disegno intenzionale, è però solo
un’illusione (41).
L’evoluzione non ha un obiettivo a lungo termine. Non c’è un
bersaglio lontano, nessuna perfezione finale funge da criterio per la
selezione, anche se la vanità umana accarezza la nozione assurda che
obiettivo finale dell’evoluzione sia la nostra specie (84).
L’AUTORE
Richard Dawkins (1941 Nairobi, Kenya) è un biologo britannico, tra i
più prestigiosi del secolo; maestro di zoologia all’Università di
Oxford, autore di volumi sui più discussi problemi della biologia
contemporanea e di divulgazione scientifica, di grande successo anche in
Italia, quali Il fenotipo esteso (1986), Il gene egoista (1991), Il fiume della vita (1995)
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