Nelson Mandela disse:" Ho imparato che il coraggio non è l'assenza di paura, ma il trionfo su di essa. L'uomo coraggioso non è colui che non si sente impaurito, ma colui che vince la paura."
"Abbiamo perso uno degli uomini più coraggiosi e influenti dell'umanità. Ora non appartiene più a noi ma alla storia. Non posso immaginare la mia vita senza di lui. Oggi è tornato a casa" Affermazione di B.Obama su Nelson Mandela Ciò che più mi ha colpito di quest'affermazione è la piena consapevolezza che Nelson Mandela non fa solo parte della storia, ma è la storia.
Simbolo della lotta contro le discriminazioni, primo presidente nero del Sudafrica, Nelson Mandela aveva novantacinque anni e tanta voglia di rendere questo mondo migliore. Passò ventisette dei suoi novantacinque anni in carcere e, quando l'11 Febbraio 1990 uscì, aveva settantuno anni e mezzo. Un'età in cui molti si sarebbero fermati a guardare il loro percorso compiuto,mentre Nelson sceglie di guardare avanti,come se la vita fosse ricominciata quel giorno.Un inizio che lo porterà all'ascesa della presidenza sudafricana.Il suo lungo cammino iniziò nel Luglio del 1918 sulle colline del Transkei. Nato in una famiglia legata al trono, era destinato ad una posizione preminente nella sua tribù, ma i suoi primi anni di vita furono quelli di ogni bambino africano.Fin da piccolo egli visse un' epoca dove regnava l'affermazione dei bianchi.Nelson fece tesoro delle opportunità che la vita gli offriva,rivelatosi ottimo studente,si trasferì a Johannesburg per terminare i suoi studi.Gli anni del suo apprendistato furono quelli più sconvolgenti del secolo:la Seconda guerra mondiale,il collasso dell'impero Britannico,la vittoria in Sudafrica dei nazionalisti bianchi ,che crearono la premessa per le leggi di apartheid. Per Mandela,trentenne neolaureato in giurisprudenza,si apriva uno sconfinato campo d'azione.E qui,colui che era destinato a un ruolo di capo tribale,diventa un leader politico.Nel corso degli anni che seguono Mandela venne arrestato due volte.La seconda incarcerazione terminò dopo ventisette anni,nel corso dei quali Mandela era solo un ricordo,ma grazie ad una rivolta giovanile il mondo tornò a parlare di Mandela. Nel 1993 gli venne conferito il premio Nobel per la pace e nel 1999,allo scadere del mandato presidenziale,Mandela lasciò ogni carica ritirandosi a vita privata.Il 5 dicembre 2013 Nelson si è spento nella sua abitazione a Houghton.Termina così l'era di un personaggio che ha creato la storia e che verrà ricordato come leggenda, immortale,che durerà per sempre.
Un gigante dell’umanità è morto. Il suo nome è Nelson Mandela, ed è sicuramente l’uomo più grande ed importante di tutta l’Africa, semplicemente per tutto quello che ha fatto in 95 anni di vita. Ci sarebbero tantissime cose da dire su di lui, e tutti i più grandi leader del mondo non sono riusciti a dire tanto, ma hanno colto l’essenziale di quest’uomo. Una persona che ha lottato con coraggio per la libertà, per l’uguaglianza e per porre fine al razzismo nel suo paese. Sempre per difendere questi ideali, ingiustamente è stato arrestato due volte, ma nonostante tutto ha accettato il carcere; l’appoggio di chi lo voleva libero e la pressione della comunità internazionale, dopo 27 anni, lo portò fuori dalla prigione, fino a renderlo Presidente del Sudafrica (Primo presidente ‘nero’, 1991) e a conferirgli il Premio Nobel per la Pace (1993). Mandela è l’esempio da seguire per diversi motivi: non ha smesso mai di credere nel suo sogno, e alla fine è riuscito a sconfiggere l’apartheid; il coraggio è stato uno dei suoi punti di forza, infatti ha comunque lottato contro la tubercolosi per diverso tempo, nonostante alla fine abbia ceduto; è stimato anche da chi va o andava contro di lui, perché è riconosciuta la sua grandezza di uomo, di pensatore e di attivista; ha lottato contro la violenza e contro il razzismo, riportando la pace, la libertà e il rispetto tra le diverse etnie nel suo paese, e infine, ha fatto capire a tantissime persone che, attraverso l’umiltà, gli uomini possono vivere bene insieme e credere in loro stessi. Dice il presidente Barack Obama : “Abbiamo perso uno degli uomini più coraggiosi e influenti dell’umanità. Ora non appartiene più a noi ma alla storia. Non posso immaginare la mia vita senza di lui. Oggi è tornato a casa." E’ vero che è morto e che dispiace tanto, ma sappiamo che l’uomo è destinato a morire, e sapevamo che per lui la morte sarebbe arrivata presto per l'età avanzata. Credo comunque che quanto si dice in questi giorni su Mandela sia un' occasione in più per riflettere sull' importanza di un gigante fra gli uomini nel mondo e nella storia e per prendere esempio da lui e credere sempre in un mondo possibile di libertà, di rispetto e di uguaglianza.
Questa poesia è stata scritta da William Ernest Henley,egli all'età di 12 anni, rimase vittima del morbo di Pott, una grave forma di tubercolosi ossea. Nonostante ciò, riuscì a continuare i suoi studi e a tentare una carriera giornalistica a Londra. Il suo lavoro, però, fu interrotto continuamente dalla grave patologia, che all'età di 25 anni lo costrinse all'amputazione di una gamba per sopravvivere. Henley non si scoraggiò e continuò a vivere per circa 30 anni con una protesi artificiale, fino all'età di 53 anni. La poesia era usata da Nelson Mandela per alleviare gli anni della sua prigionia durante l'apartheid.
Nelson Mandela disse:" Ho imparato che il coraggio non è l'assenza di paura, ma il trionfo su di essa. L'uomo coraggioso non è colui che non si sente impaurito, ma colui che vince la paura."
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RispondiElimina“Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso.”
Nelson Mandela
da Syria Magro, 4 H:
RispondiElimina"Abbiamo perso uno degli uomini più coraggiosi e influenti dell'umanità. Ora non appartiene più a noi ma alla storia. Non posso immaginare la mia vita senza di lui. Oggi è tornato a casa"
Affermazione di B.Obama su Nelson Mandela
Ciò che più mi ha colpito di quest'affermazione è la piena consapevolezza che Nelson Mandela non fa solo parte della storia, ma è la storia.
Nelson Mandela 18 Luglio 1919 - 5 Dicembre 2013
RispondiEliminaSimbolo della lotta contro le discriminazioni, primo presidente nero del Sudafrica, Nelson Mandela aveva novantacinque anni e tanta voglia di rendere questo mondo migliore. Passò ventisette dei suoi novantacinque anni in carcere e, quando l'11 Febbraio 1990 uscì, aveva settantuno anni e mezzo. Un'età in cui molti si sarebbero fermati a guardare il loro percorso compiuto,mentre Nelson sceglie di guardare avanti,come se la vita fosse ricominciata quel giorno.Un inizio che lo porterà all'ascesa della presidenza sudafricana.Il suo lungo cammino iniziò nel Luglio del 1918 sulle colline del Transkei. Nato in una famiglia legata al trono, era destinato ad una posizione preminente nella sua tribù, ma i suoi primi anni di vita furono quelli di ogni bambino africano.Fin da piccolo egli visse un' epoca dove regnava l'affermazione dei bianchi.Nelson fece tesoro delle opportunità che la vita gli offriva,rivelatosi ottimo studente,si trasferì a Johannesburg per terminare i suoi studi.Gli anni del suo apprendistato furono quelli più sconvolgenti del secolo:la Seconda guerra mondiale,il collasso dell'impero Britannico,la vittoria in Sudafrica dei nazionalisti bianchi ,che crearono la premessa per le leggi di apartheid. Per Mandela,trentenne neolaureato in giurisprudenza,si apriva uno sconfinato campo d'azione.E qui,colui che era destinato a un ruolo di capo tribale,diventa un leader politico.Nel corso degli anni che seguono Mandela venne arrestato due volte.La seconda incarcerazione terminò dopo ventisette anni,nel corso dei quali Mandela era solo un ricordo,ma grazie ad una rivolta giovanile il mondo tornò a parlare di Mandela. Nel 1993 gli venne conferito il premio Nobel per la pace e nel 1999,allo scadere del mandato presidenziale,Mandela lasciò ogni carica ritirandosi a vita privata.Il 5 dicembre 2013 Nelson si è spento nella sua abitazione a Houghton.Termina così l'era di un personaggio che ha creato la storia e che verrà ricordato come leggenda, immortale,che durerà per sempre.
Un gigante dell’umanità è morto. Il suo nome è Nelson Mandela, ed è sicuramente l’uomo più grande ed importante di tutta l’Africa, semplicemente per tutto quello che ha fatto in 95 anni di vita. Ci sarebbero tantissime cose da dire su di lui, e tutti i più grandi leader del mondo non sono riusciti a dire tanto, ma hanno colto l’essenziale di quest’uomo. Una persona che ha lottato con coraggio per la libertà, per l’uguaglianza e per porre fine al razzismo nel suo paese. Sempre per difendere questi ideali, ingiustamente è stato arrestato due volte, ma nonostante tutto ha accettato il carcere; l’appoggio di chi lo voleva libero e la pressione della comunità internazionale, dopo 27 anni, lo portò fuori dalla prigione, fino a renderlo Presidente del Sudafrica (Primo presidente ‘nero’, 1991) e a conferirgli il Premio Nobel per la Pace (1993). Mandela è l’esempio da seguire per diversi motivi: non ha smesso mai di credere nel suo sogno, e alla fine è riuscito a sconfiggere l’apartheid; il coraggio è stato uno dei suoi punti di forza, infatti ha comunque lottato contro la tubercolosi per diverso tempo, nonostante alla fine abbia ceduto; è stimato anche da chi va o andava contro di lui, perché è riconosciuta la sua grandezza di uomo, di pensatore e di attivista; ha lottato contro la violenza e contro il razzismo, riportando la pace, la libertà e il rispetto tra le diverse etnie nel suo paese, e infine, ha fatto capire a tantissime persone che, attraverso l’umiltà, gli uomini possono vivere bene insieme e credere in loro stessi. Dice il presidente Barack Obama : “Abbiamo perso uno degli uomini più coraggiosi e influenti dell’umanità. Ora non appartiene più a noi ma alla storia. Non posso immaginare la mia vita senza di lui. Oggi è tornato a casa."
RispondiEliminaE’ vero che è morto e che dispiace tanto, ma sappiamo che l’uomo è destinato a morire, e sapevamo che per lui la morte sarebbe arrivata presto per l'età avanzata. Credo comunque che quanto si dice in questi giorni su Mandela sia un' occasione in più per riflettere sull' importanza di un gigante fra gli uomini nel mondo e nella storia e per prendere esempio da lui e credere sempre in un mondo possibile di libertà, di rispetto e di uguaglianza.
Questa poesia è stata scritta da William Ernest Henley,egli all'età di 12 anni, rimase vittima del morbo di Pott, una grave forma di tubercolosi ossea. Nonostante ciò, riuscì a continuare i suoi studi e a tentare una carriera giornalistica a Londra. Il suo lavoro, però, fu interrotto continuamente dalla grave patologia, che all'età di 25 anni lo costrinse all'amputazione di una gamba per sopravvivere. Henley non si scoraggiò e continuò a vivere per circa 30 anni con una protesi artificiale, fino all'età di 53 anni. La poesia era usata da Nelson Mandela per alleviare gli anni della sua prigionia durante l'apartheid.
RispondiEliminaDal profondo della notte che mi avvolge,
Buia come un pozzo che va da un polo all'altro,
Ringrazio qualunque dio esista
Per l'indomabile anima mia.
Nella feroce morsa della circostanza
Non ho esitato né gridato.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
Il mio capo è sanguinante, ma non chino.
Oltre questo luogo d'ira e di lacrime
Il solo Orrore delle ombre incombe,
E ancora il minaccioso scorrere degli anni
Mi trova e sempre mi troverà senza paura.
Non importa quanto stretto sia il percorso,
Quanto piena di castighi sia la vita,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima.
William Ernest Henley