di Damiano Michele Leonardi, IV G
....Al centro della riflessione bruniana
vi è la nozione di infinito, analizzato sia sul piano cosmologico che su quello
ontologico; tuttavia viene sviluppata anche un’analisi antropologica e
gnoseologica. A livello cosmologico, Bruno critica il geocentrismo e nega le
teorie aristoteliche di un cosmo composto da sfere cristalline concentriche,
come si legge in un celebre passo della Cena de le Ceneri:
“Il Nolano [...] ha disciolto l’animo umano, et la
cognizione che era rinchiusa ne l’artissimo carcere de l’aria turbolento [...]
Or ecco quello ch’ha varcato l’aria, penetrato il cielo, discorse le stelle,
trapassati gli margini del mondo, fatte svanir le fantastiche muraglia del le
prime, ottave, none, decime, et altre che vi s’avveser potute aggiungere sfere
per relazione de vani matematici, et cieco veder di filosofi volgari. [...] ha
donati gli occhi a le talpe, illuminati i ciechi che non possean fissar gli
occhi et mirar l’imagin sua in tanti specchi che da ogni lato gli s’opponevano”.
Tuttavia il Nolano non accetta completamente nemmeno la teoria eliocentrica
copernicana: l’universo infatti, secondo Bruno, è infinito, disordinato.....
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