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martedì 23 febbraio 2016

Umberto Eco e i media





I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli. La tv aveva promosso lo scemo del villaggio rispetto al quale lo spettatore si sentiva superiore. Il dramma di Internet è che ha promosso lo scemo del villaggio a portatore di verità

Umberto Eco


da Apocalittici e integrati, 1964


Diario Minimo, 1984


domenica 21 febbraio 2016

ad Umberto Eco


Siamo cresciuti con la sua enciclopedica cultura e la sua straordinaria sapienza, pronta  a dare una risposta sempre perfetta, calzante, puntuale. Lo abbiamo letto cercando di capire cosa volesse davvero dirci con quel romanzo, ed era sempre sorprendente, ma mai facile nè scontato. 

Quando iniziavi la lettura ti sembrava di percorrere una strada piena di vicoli, di scale, di slarghi improvvisi e poi di strettoie, poi una balconata col panorama aperto, subito dopo un palazzo altissimo con  finestre lunghe e strette, poi di nuovo luce e ancora sorprese, sempre col fiato in gola e il pensiero in fiamme. 
Il fascino di quella strada era magnetico: sapevi che non sarebbe stato facile percorrerla ma non potevi evitare di entrarci. 

Con il suo "Come si fa una tesi di laurea" abbiamo impostato le nostre tesi, da lì ho imparato come si prepara una bibliografia rigorosa, tra le altre cose che i professori all'università non sempre ti sapevano dire. Il libretto girava tra i laureandi e tutti dicevano "l'ha scritto Eco!" un ipse dixit a a cui anche i relatori delle lauree dovevano attenersi.

Quando un cambiamento, in politica-nella società-nella cultura, si prospettava all'orizzonte, cercavo il suo parere nei giornali, chissà cosa ha detto Umberto Eco, mi dicevo.
E' stato un faro, un maestro, l'intellettuale per antomasia senza concorrenti. 
Tutte le forme di sapere in lui confluivano e trovavano intrecci, sviluppi, armonie insperate e impensabili


Grazie professore, grazie per avere acceso in noi tanta curiosità, per averci dato tanta fantasia, tanta bellezza, tanta voglia di scoprire il mondo, con quella leggerezza e quell'esserci che solo i grandissimi riescono ad avere. 
Ci mancherai tantissimo

venerdì 12 febbraio 2016

la laicità a scuola

In Francia hanno finalmente capito che fanatismo religioso, pregiudizi razziali, terrorismo si combattono soprattutto nella formazione delle coscienze. Le armi, gli eserciti, le strategie militari non avranno mai la meglio sul nemico se non si formano al contempo coscienze critiche in grado di coltivare un pensiero laico e tollerante. Eredi della più grande rivoluzione dell'età moderna, i francesi affidano adesso alla scuola la lotta più difficile. 

Al Liceo Charlemagne di Parigi parte in questi giorni il Corso di educazione morale e civica, mettendo sui banchi la Costituzione della repubblica e la Carta della laicità che alcuni docenti hanno stilato per una corretta formazione dei cittadini. 

Perchè laicità viene dal greco e significa: popolo unito intorno a valori condivisi. 

Ed è certo che violenza, intolleranza, intransigenza religiosa non possono nè potranno mai essere valori condivisi dall'intera umanità




parla il filosofo Edgar Morin

martedì 9 febbraio 2016

Freeheld, amore e giustizia



post di Giovanni Cavallaro

Freeheld, un film di produzione americana, racconta la storia, una normalissima storia d'amore, fra due donne. 
Nell’ innocenza dell'amore della coppia, la felicità viene stravolta dalla prepotente apparizione di un cancro, diagnosticato alla donna più anziana. Il nocciolo del film, a mio parere, appare nella lotta per la parità dei diritti, come quella relativa alla reversibilità della pensione alla morte del compagno. 

Il film è stato un continuo alternarsi di sensazioni, di pensieri; eppure sono state le ultime scene a scatenare in me forti emozioni. Questo film ha acceso in me un bisogno di giustizia. Ha portato in superficie la voglia di riscatto e di eguaglianza. Molte e molte persone vengono emarginate dalla società, causa il colorito della pelle o l'orientamento sessuale, considerate come “seconde" nella scala gerarchica sociale. Ecco, spero che un giorno tutto ciò svanisca. Che non ci sia più bisogno di denunciare con film come questo, tratti da autentici e drammatici vissuti, e che non siano più necessarie  lotte per ottenere  diritti di libertà e uguaglianza. 

Mi auguro che i ragazzi del domani non debbano soffrire le nostre stesse pene e quelle dei nostri avi. 
Spero che un giorno tutto possa essere semplicemente raccontato nelle istituzioni scolastiche, senza alcun pudore, come un triste ma irripetibile passato.

domenica 7 febbraio 2016

offerta formativa ad Acireale

post di Irene Giuffrida


Dal primo febbraio ha preso il via, al Liceo Scientifico paritario Istituto San Michele di Acireale,  l’iniziativa “Lunedì Film al San Michele” che proseguirà ogni primo lunedì del mese a partire dalle ore 16,00 con la proposta di film o documentari intesi come approfondimento degli ambiti disciplinari. L’inaugurazione dell’evento nella storica “Sala teatro” ha visto la partecipazione di docenti e studenti per la visione del film “Il postino”, per riflettere insieme sul ruolo della poesia nella società civile. L’introduzione del Professore Seminara, docente di Lettere dell’Istituto, ha approfondito trama e aspetti critici del film  preparando i ragazzi a una visione consapevole. 


A partire da Marzo un esperto attore impartirà ai ragazzi della scuola, e a chiunque voglia iscriversi al corso (preferibilmente studenti di scuole medie o superiori), le conoscenze propedeutiche per l’iscrizione alla scuola di teatro, con l’obiettivo, in particolare, di aiutare gli alunni a raggiungere un buon livello di concentrazione negli studi, una maggiore sicurezza in se stessi, una capacità di esposizione e impostazione della voce utile anche nella recitazione di brani classici e sonetti. 

A queste competenze si aggiungeranno le conoscenze di base di ogni attore, espressione corporea, improvvisazione scenica, capacità, queste, in grado di formare i ragazzi e aiutarli a superare eventuali tensioni e blocchi dovuti a stati d’animo ansiosi o eccessiva timidezza. Il corso garantirà credito formativo scolastico spendibile alla maturità per gli studenti esterni alla scuola. Padre Luciano Bella gestirà nel corso dell’anno tre pomeriggi di spiritualità rivolti ai giovani, per una riflessione sulla figura di Cristo e la sua attualità. 



Altra iniziativa (gestita dalle docenti Nadia Cannavò, Giuffrida Irene e Rita Messina) è il corso “Club Amico del Libro” per i soli iscritti all’istituto. Si tratta di una serie di incontri a classi aperte con l’obiettivo di accostare i giovani alla lettura e per imparare, attraverso le pratiche ludiche del corso quali l’analisi, la riflessione e la recensione del libro del mese, che la lettura non è solo un’attività solitaria ma può diventare luogo d’incontro con gli altri e un’occasione per attivare il proprio senso critico.