logo

logo

martedì 19 maggio 2015

riflessione sulla democrazia

 post di Irene Franco


Il paragone fra Antichità e contemporaneità non deve risolversi necessariamente nella formula, spesso becera espressione di un confronto fine a sé stesso, "ieri meglio di oggi". Il frutto migliore che esso possa generare è, invece, una maggior consapevolezza del tempo in cui viviamo, delle contingenze storiche in cui siamo immersi.

Cos'era la democrazia nell'Antica Atene? Cos'è oggi? Credo che uno spunto di riflessione possa sorgere da queste parole:

"Con l'avvento della democrazia, il numero delle magistrature [...]  (in genere di DURATA ANNUALE E NON RINNOVABILI), ad eccezione di poche cariche che richiedono competenze specifiche, come quelle finanziarie e il collegio dei dieci strateghi, la loro assegnazione avviene con il sistema del sorteggio, [...]. Al momento dell'entrata in carica tutti i magistrati sono comunque sottoposti a un esame preliminare (dokimasia) da parte del tribunale popolare, al quale devono altresì presentare un rendiconto del loro operato (euthynai) una volta che il loro mandato è giunto al termine." 
                                                       (M. Corsaro - Luigi Gallo, Le Monnier Università, Firenze 2011)

"Dikomasia" ed "euthynai" trovano dei corrispettivi all'interno del concetto moderno di democrazia?

La durata annuale della carica magistraturale può essere completamente positiva (si impedisce l'accumulazione del potere) o presenta anche dei limiti (legati, ad esempio, all'impossibilità, per i magistrati, di portare a termine dei progetti, di realizzare proposte, di condurre campagne militari che si estendono oltre l'arco di un anno)?

 

Nessun commento:

Posta un commento

scrivi qui il tuo commento, sarà visibile dopo l'approvazione