Alcune notizie generano una forte emozione, ci aiutano a sperare che la verità venga sempre a galla, prima o poi. Portando la giustizia con sè.
Si chiama Ignacio Hurban, ha 36 anni,
musicista. E' da ieri sera il nipote numero 114 ritrovato dalla "Abuelas
de Plaza de Mayo", l'associazione di nonne argentine che cercano i
neonati che vennero sottratti alle loro madri nei campi di
concentramento della dittatura (1976-83) e dati segretamente in adozione
dai militari ad altre famiglie. Ignacio in realtà è Guido Carlotto,
nipote della presidente dell'associazione Estela de Carlotto, nato nel
maggio del 1978 nel lager delle forze armate "La Cacha" a Rio de la
Plata.
Sua madre Laura, 23 anni, di origine italiana, dirigente della
Juventud Peronista, i montoneros, venne sequestrata insieme al suo
compagno nel novembre del 1977. Era incinta di due mesi e mezzo. I
militari la torturarono ma attesero che il bimbo nascesse prima di
assassinarla. Alla fine del 1978 il corpo di Laura venne restituito alla
famiglia ma del figlio Guido i parenti non seppero più nulla. Il
bambino venne dato in affidamento come orfano a una famiglia di
Olavarria, un piccolo comune - meno di 100mila abitanti - nella
provincia di Buenos Aires.
Estela de Carlotto seppe che la figlia era
incinta da un'amica mentre Laura si trovava nel lager di "La Cacha" ma
non sapeva dove fosse. Quando le restituirono il cadavere di Laura
chiese del bambino ma non riuscì a sapere nulla e, fino a ieri, per 36
anni l'ha cercato.
Hurban dirige una scuola di musica a
Olavarria e lavora come arrangiatore e compositore di jazz e tango. Che
avesse dei dubbi sulla sua reale identità lo testimonia il fatto che in
questi anni ha collaborato con l'associazione delle Abuelas, che ha
composto un pezzo musicale in memoria dei desaparecidos della dittatura e
che, due anni fa, espresse pubblicamente la sua allegria per il
ritrovamento del nipote rubato numero 106.
Per l'assassinio di Laura Carlotto venne
condannato in contumacia in Italia nel 2004 il generale argentino
Guillermo Suarez Mason che durante la dittatura gestì numerosi lager
dove i militari torturavano gli oppositori politici, tra cui quello noto
come
"Garage Olimpo".
n Argentina il ritrovamento del nipote di
Estela de Carlotto è stato accolto con grande emozione. E' tutta la
prima pagina dei maggiori quotidiani nazionali, dal Clarin a La Nacion.
Perfino Javier Mascherano, il centrocampista del Barcellona e della
nazionale argentina, ha rilasciato una dichiarazione di appoggio alle
"Abuelas": "Avanti così - ha detto - ritroviamo anche tutti gli altri
che mancano".