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mercoledì 30 luglio 2014

scatti (fame) di conoscenza: gelato alla zagara!



Questa foto, scattata in un bar di Lipari, ritrae un gelato alla zagara dal gusto piacevole e delicato. Quando entro in una gelateria e noto un gusto particolare e inusuale di gelato, è davvero difficile riuscire a non cedere alla tentazione di assaggiarlo. D’altronde, anche il cibo è un elemento di identità culturale: in questo caso, la zagara è simbolo della sicilianità. La zagara è infatti il fiore degli agrumi. Il termine deriva dall’arabo zahara, ovvero splendere del bianco; furono proprio gli arabi a diffondere la pianta nel Mediterraneo.  

La zagara evoca diverse suggestioni letterarie: Gabriele D’Annunzio ne parla nei romanzi "Il Piacere" e "Trionfo della morte", mentre lo scrittore francese Guy de Maupassant (in visita nella seconda metà dell'Ottocento) ci lascia un’intensa e poetica descrizione nell’opera "Viaggio in Sicilia": 

«Un alito continuo sale dalla foresta profumata, un alito che inebria la mente... Quell'odore che vi avvolge ad un tratto, che fonde la delicata sensazione dei profumi con la gioia artistica della mente, vi tuffa per alcuni secondi in un benessere del pensiero e del corpo che rasenta la felicità».

Rosita Cipolla 

martedì 29 luglio 2014

scatti di conoscenza: la memoria silenziosa di Berlino

"Berlino, per non dimenticare l'Olocausto"

Passando per le "strasse" di Berlino, 4 anni fa, mi sono ritrovato davanti ad un immenso 'labirinto' di grandi blocchi di pietra.. Subito il pensiero è stato "Che bello! Sarà un labirinto, ora giochiamo a nascondino"; quindi ho iniziato a correre e a nascondermi ovunque, dietro questi blocchi, che a poco a poco diventavano sempre più alti (poi mi sono accorto che c'era un bel dislivello al centro della piazza). 
Ma dopo aver giocato per 5 minuti, mi sono accorto che c'era un silenzio proprio tombale, e allora sono andato a chiedere ai miei genitori il perché di quell' aria cupa e quasi funeraria : mi hanno risposto che erano circa 2000 lapidi per ricordare l'Olocausto degli ebrei della Seconda Guerra Mondiale. 
Dopo aver sentito queste parole, ho avuto un nodo alla gola e, in religioso silenzio, sono uscito da quel cimitero, che insieme alle croci bianche che ho visto accanto, ha lasciato un profondo segno nella mia coscienza (e conoscenza).

Roberto Testa

domenica 27 luglio 2014

scatti di conoscenza: insolita Madrid


Ho scattato questa foto durante il mio soggiorno della scorsa estate nella capitale spagnola. Il soggetto della foto è il Tempio di Debod,  un antico tempio egizio regalato alla Spagna come ricompensa per l'aiuto spagnolo, in risposta all'appello internazionale dell' Unesco per salvare i templi della Nubia.

 Nonostante non sia un luogo particolarmente famoso da visitare quando si va a Madrid, io l'ho trovato decisamente affascinante e i colori del tramonto che si riflettono sull'acqua lo rendono magico. Inoltre sporgendosi oltre il tempio si può ammirare un bellissimo panorama della città. Un posto ideale per sedersi a riflettere e contemplare le meraviglie che ci circondano 
Tiziana Tornabene


sabato 26 luglio 2014

scatti di conoscenza: parla il mare

"Il mare non ha paese nemmen lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole."

Giovanni Verga, "I Malavoglia"
Sono queste le parole che sento, come se qualcuno nella mia mente le pronunciasse davvero, ogni volta che guardo il Mare, un mare qualunque, sia esso il mare di una gettonatissima meta turistica, sia esso il mare più vicino a casa. Perché penso che il mare sappia molto e conservi molta, moltissima storia. Il mare è acqua, dalla quale si nasce, nella quale si può annegare...come il sole, che ogni giorno pare nascere dal mare e morire dentro di esso. Come i Malavoglia, gente dalla vita grama che per mare tentò il destino e trovò la fine.

Irene Franco

domenica 20 luglio 2014

SCATTI DI CONOSCENZA



La macchina fotografica può rivelare i segreti che l’occhio nudo o la mente non colgono, sparisce tutto tranne quello che viene messo a fuoco con l’obiettivo. La fotografia è un esercizio d’osservazione.

Isabel Allende


Da oggi nel blog la pagina SCATTI DI CONOSCENZA accoglierà le foto che abbiamo scattato per ricordare un luogo, un momento, un incontro importante nel cammino della conoscenza.

Potete inviare i vostri scatti più importanti (si accettano solo foto personali ovviamente) accompagnati da una didascalia (un commento, dei versi, una riflessione)  in cui spiegherete il significato che hanno per voi (graziamssn@gmail.com)


 APRE LA SEZIONE UNA SERIE DI FOTO 
DA ME SCATTATE 
NEL VIAGGIO IN ALSAZIA