Questa foto, scattata in un bar di Lipari, ritrae un gelato alla
zagara dal gusto piacevole e delicato. Quando entro in una gelateria e noto un
gusto particolare e inusuale di gelato, è davvero difficile riuscire a non
cedere alla tentazione di assaggiarlo. D’altronde, anche il cibo è un elemento di
identità culturale: in questo caso, la zagara è simbolo della sicilianità. La
zagara è infatti il fiore degli agrumi. Il termine deriva dall’arabo zahara, ovvero splendere del bianco; furono proprio gli arabi a
diffondere la pianta nel Mediterraneo.
La zagara evoca diverse suggestioni letterarie:
Gabriele D’Annunzio ne parla nei romanzi "Il Piacere" e "Trionfo della morte", mentre lo scrittore francese Guy de Maupassant
(in visita nella seconda metà dell'Ottocento) ci lascia un’intensa e poetica descrizione
nell’opera "Viaggio in Sicilia":
«Un
alito continuo sale dalla foresta profumata, un alito che inebria la mente...
Quell'odore che vi avvolge ad un tratto, che fonde la delicata sensazione dei
profumi con la gioia artistica della mente, vi tuffa per alcuni secondi in un
benessere del pensiero e del corpo che rasenta la felicità».
Rosita Cipolla